di Marina Salacrist
Care amiche,
oggi non ci sarò all’incontro che pure mi interessa, ma voglio dirvi che anche qui sulla politica fin da dopo Paestum stiamo impegnandoci in un confronto con un gruppo di amiche, tra cui due che lavorano nelle istituzioni, utilizzando molto il vostro e altri siti, nonché le tre ultime pubblicazioni di Diotima e di Muraro. In particolare l’intervento di Muraro a Pordenone mi è risuonato chiaro ed efficace. Grazie per il lavoro di messa in rete, il che permette di restare in contatto anche a grande distanza.
Molto più che nell’orgia preelettorale, ora vengono al pettine molti dei nodi messi in luce dal pensiero delle donne, ma che loro non volevano riconoscere: la crisi profonda della rappresentanza, la sordità delle forze politiche a un reale cambiamento di sguardo, la necessità per loro di interrogarsi a fondo. Chissà se saranno capaci di farlo, nella confusione e nella contraddizione in cui stanno.
Ora dobbiamo essere capaci noi di far sentire la nostra lettura, poiché mi pare che la sinistra non abbia le parole per dire fino in fondo dove sbaglia, e Grillo e i grillini siano molto masculini generis, manchino pericolosamente di uno sguardo femminile, relazionale, pur dicendo molte verità, come ha rimarcato al grande capo quella giovane “candida” gelataia.
È ancor più il momento di lavorare per far sentire quale altro mondo è possibile, o no?
Un caro saluto e un ringraziamento