a cura di Francesco Tortora
Si fanno chiamare «i tessitori» e hanno un progetto ambizioso: scardinare la società patriarcale cilena rendendola più tollerante e meno machista. Da quasi un anno un gruppo di ragazzi sudamericani, almeno una volta al mese, si riunisce in un luogo pubblico della capitale Santiago e, armato di ago e filo, si mette a cucire davanti a tutti. O a fare la maglia. Un modo per lottare contro gli stereotipi e per promuovere una nuova immagine del maschio cileno (Facebook)
(Corriere della Sera, 17 gennaio 2017)