10 Ottobre 2019

Ai confini dell’Europa

di Lorena Fornasir


Buonasera. Sono Lorena Fornasir, vi ho conosciute, frequentate, vi seguo. Mi permetto di inoltrarvi questo mio appello.

Ritorno dal nostro viaggio solidale in Bosnia, dopo aver incrociato un migrante di 21 anni torturato a cui la polizia croata aveva tolto anche le scarpe, non mi sono più potuta fermare all’indignazione.

Di fronte alle immagini di tortura ho sempre chiuso gli occhi. Ora che ho incontrato in carne ed ossa questo ragazzo scorticato con una sbarra di ferro rovente solo per aver varcato i confini della Croazia, ho dovuto guardare in faccia il trauma di questo corpo di dolore. Vorrei segnalarvi ad alta voce questo crimine impunito, complice l’Europa. Ho lanciato una petizione che ha raccolto già molte firme. Vi pregherei, se potete e se ritenete, di sostenermi. Non possiamo rimanere inermi di fronte a questi corpi di dolore che a causa della tortura soccombono ad uno stato traumatico irrisolvibile. Noi siamo i testimoni di quello che accade. Cerchiamo di far conoscere quello che avviene a pochi chilometri dai confini di terra. La petizione è rivolta alla Corte Europea dei Diritti dell’uomo e al Tribunale permanente dei Popoli.


Grazie per la vostra attenzione.


Lorena Fornasir


Testo della petizione e modulo per firmare


(www.libreriadelledonne.it, 10 ottobre 2019)

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