5 Novembre 2020

Lettera di Marina Terragni a deputato PD: quale confronto con “importanti filoni del movimento femminista” sulla legge contro l’omotransfobia?


Ieri, mercoledì 4 novembre, è passata alla Camera dei deputati, non ancora al Senato, la legge contro l’omotransfobia, senza dare risposta alle obiezioni di molte femministe. Nella dichiarazione finale prima del voto, l’on. Walter Verini del Pd ha affermato che il suo partito «ha rispettato e si è confrontato con importanti filoni del movimento femminista» sulle critiche e le obiezioni formulate al testo di legge.

Quali erano le obiezioni delle femministe che i deputati PD e alleati non hanno preso in considerazione? Principalmente due (che la redazione del sito condivide): le donne in quanto tali non sono una minoranza da tutelare, come vuol far credere questa legge, le donne sono parte dellumanità su cui il diritto si basa per avere autorità; lidentità di genere è diventata una nozione ambigua e non va inserita in un testo di legge che, per sua natura, deve parlare con chiarezza.


(La redazione del sito) 



La lettera:


«Caro Verini, siamo colleghi giornalisti e se consenti ti darei del tu. Nel corso della tua dichiarazione finale prima del voto alla Camera sulla legge contro l’omotransfobia hai affermato che il Pd ha rispettato e si è confrontato con “importanti filoni del movimento femminista” sulla legge contro l’omotransfobia.

Da collega ti chiedo le fonti dell’informazione che hai ritenuto di dare: dove, quando, in quale circostanza e con la partecipazione di chi sarebbe avvenuto detto confronto.

A noi femministe non risulta alcun contatto, né alcuna richiesta di confronto e di dibattito da parte vostra. Le richieste sono venute da noi e non hanno avuto alcun riscontro.

Ti richiedo pertanto un chiarimento a riguardo.


Grazie, Marina Terragni»


(www.libreriadelledonne.it, 5 novembre 2020)

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