31 Maggio 2021
ucoii.org

Caso Saman, Pronti con una fatwa contro i matrimoni combinati e l’infibulazione

Ufficio Stampa Unione Comunità islamiche d’Italia (UCOII)


Il caso della giovane Saman Abbas, ragazza pakistana scomparsa nel reggiano, a Novellara, dove risiede la sua famiglia, e dopo aver denunciato i genitori perché volevano imporle un matrimonio combinato, ci ha sin dall’inizio amareggiati e preoccupati. Il presidente dell’UCOII, Yassine Lafram, ha sin da subito seguito i primi lanci di agenzia per conoscere e aggiornarsi su quanto accade alla nostra sorella Saman.

Fortunatamente sono episodi che non hanno, per quanto a nostra conoscenza, un’estensione e una frequenza importanti ma sappiamo che all’interno di alcune comunità etniche persistono ancora situazioni e comportamenti lesivi dei diritti delle persone. L’UCOII respinge con forza questo tipo di concezione della condizione femminile e in generale della vita delle persone: sono comportamenti che non possono trovare alcuna giustificazione religiosa, quindi assolutamente da condannare, e ancor di più da prevenire. A tal proposito, e per rafforzare la sensibilizzazione e aumentare la prevenzione, l’UCOII emetterà – in concerto con l’Associazione Islamica degli Imam e delle Guide Religiose – una fatwa contro i matrimoni combinati forzati e l’altrettanto tribale usanza dell’infibulazione femminile.

Allo stesso tempo rigettiamo qualsiasi speculazione politica su questa triste vicenda che mira a infangare l’intera comunità islamica italiana.

Preghiamo per Saman Abbas che ritorni sana e salva e rivolgiamo un appello alla sua famiglia: non costruiamo odio ma amore partendo dal rispetto della vita.


Roma, 31 maggio 2021

Ufficio Stampa Unione Comunità islamiche d’Italia


(ucoii.org, 31 maggio 2021)

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