23 Giugno 2023
ohchr.org

Consentire a donne e ragazze di parlare di sesso, genere e identità di genere senza intimidazioni o paura: parla l’esperta delle Nazioni Unite

di Reem Alsalem*


Ginevra, 22 maggio 2023 – Reem Alsalem, relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le ragazze, ha dichiarato oggi che le minacce e le intimidazioni contro le donne che esprimono le loro opinioni sul sesso e sull’orientamento sessuale sono profondamente preoccupanti. Nell’attuale situazione che vede disaccordi tra alcune attiviste per i diritti delle donne e attivisti transgender in un certo numero di paesi del Nord del mondo, Alsalem ha messo in guardia riguardo al la violenza contro le donne e l’intimidazione contro le persone che esprimono opinioni diverse.


Secondo la relatrice speciale ONU, «la discriminazione basata sul sesso e sull’orientamento sessuale è vietata dal diritto internazionale e regionale sui diritti umani. Sono preoccupata per la progressiva riduzione delle possibilità di riunirsi e/o esprimersi pacificamente chiedendo rispetto per i propri bisogni basati sul loro sesso e/o orientamento sessuale che sto verificando in diversi paesi del Nord del mondo per le donne, le organizzazioni femministe e i loro sostenitori.

Proteggere i raduni legittimi delle donne, il loro diritto di riunione, la loro libertà di parola e garantirne la sicurezza a fronte di intimidazioni, coercizioni o tentativi di metterle a tacere è un compito cruciale delle forze dell’ordine. Laddove le forze dell’ordine non sono riuscite a fornire le necessarie garanzie, abbiamo assistito a episodi di abusi verbali e fisici, molestie e intimidazioni tese a sabotare o a far saltare le loro iniziative, nonché a impedire di intervenire alle donne che volevano interloquire con i loro avversari.

Sono turbata dalle frequenti campagne diffamatorie contro le donne, le ragazze e i loro sostenitori a causa delle loro convinzioni contro le discriminazioni sessuali e di orientamento sessuale. Tacciarle di essere “naziste”, “genocide” o “estremiste” è una tattica di aggressione e intimidazione per impedir loro di parlare e di esprimere le proprie opinioni. Queste azioni sono profondamente inquietanti, perché hanno lo scopo sia di terrorizzarle e di costringerle al silenzio, sia di incitare all’odio e alla violenza contro di loro. Sono atti che compromettono gravemente una partecipazione dignitosa delle donne e delle ragazze alla vita pubblica.

Sono preoccupata anche per il modo in cui in alcuni paesi si interpretano le disposizioni che criminalizzano l’incitamento all’odio per una serie di motivi, tra cui l’espressione di genere o l’identità di genere. Le donne e le ragazze hanno il diritto di discutere qualsiasi argomento senza subire intimidazioni e minacce di violenza. Sono questioni importanti per loro, in particolare se si riferiscono alla loro identità innata, che è vietato discriminare. La facoltà di avere ed esprimere opinioni in ambito di diritti basati sul sesso e sull’identità di genere non dovrebbe essere delegittimata, banalizzata o respinta.

Secondo il diritto internazionale, ogni restrizione alla libertà d’espressione dovrebbe attenersi strettamente agli standard dei diritti umani in materia di legalità, necessità, proporzionalità e avere uno scopo legittimo. Anche coloro che non sono d’accordo riguardo ai punti di vista di donne e ragazze su identità di genere e sesso hanno diritto a esprimere la propria opinione. Tuttavia nell’esprimersi non devono minacciare la sicurezza e l’integrità di quelle che contestano e con cui sono in disaccordo. Restringere pesantemente la facoltà di critica di donne e uomini in ambito di diritti fondati sull’identità di genere e sul sesso viola i fondamenti della libertà di pensiero e di espressione ed equivale ad agire una censura ingiustificata o generalizzata.

Particolarmente preoccupanti sono le varie forme di ritorsione contro le donne, tra cui censura, persecuzioni legali, licenziamenti e ritorsioni economiche, rimozione dalle piattaforme social, cancellazioni da dibattiti e conferenze e rifiuto di pubblicare articoli di ricerca e le conclusioni degli stessi. In alcuni casi, le donne politiche vengono sanzionate dai loro partiti, anche con minacce o con la destituzione vera e propria».


(*) Reem Alsalem è la relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla violenza contro le donne e le ragazze, le sue cause e conseguenze. I relatori speciali fanno parte dell’organismo di esperti indipendenti del Consiglio dei diritti umani detto Procedure speciali, con mandato di indagare, monitorare e riferire su questioni relative ai diritti umani. Le esperte e gli esperti delle Procedure Speciali operano su base volontaria, non sono funzionari delle Nazioni Unite e non sono remunerati per il loro incarico, che svolgono a titolo individuale e indipendente da qualsiasi governo o organizzazione.


(ONU – Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti umani, 22 maggio 2023. Traduzione nostra – Documento originale: https://www.ohchr.org/en/press-releases/2023/05/allow-women-and-girls-speak-sex-gender-and-gender-identity-without)

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