4 Marzo 2023
Le Compromesse

Cosa sta succedendo in Iran?

di Letizia Roscelli


In Iran negli ultimi tre mesi si sono verificati misteriosi avvelenamenti di studentesse.

I funzionari iraniani hanno detto che stanno indagando, ma molti iraniani credono che lo Stato stesso sia dietro questi “attacchi chimici”, per intimidire donne e ragazze e tenerle a casa e fuori dalla scuola.

I primi avvelenamenti sono avvenuti a Qom, il 30 novembre 2022: 18 studentesse della Nour Technical School vennero ricoverate.

A Borujerd, una piccola città nell’Iran occidentale, 194 ragazze sarebbero state avvelenate in una sola settimana.

Il 28 febbraio, 35 studentesse della Khayyam Girls’ School di Pardis sono state ricoverate in ospedale.

Il 1 marzo è stata segnalata un’altra ondata di incidenti in circa 26 scuole del paese con quattro attacchi separati a Teheran.

Foto e video condivisi mostrano l’impatto di questi attacchi diffusi, che hanno provocato 800 avvelenamenti.

Gli attacchi hanno provocato nelle ragazze mal di testa, vertigini, nausea, svenimento e persino perdita del controllo degli arti.

Le ragazze hanno riferito di aver sentito odore di frutta marcia, menta o uova marce prima che i sintomi si manifestassero.

Alcune hanno dovuto rimanere in ospedale per cure prolungate, ammalate per diverse settimane.

Un medico ha detto al Guardian che gli studenti potrebbero essere stati avvelenati con un agente organofosfato debole, che può essere utilizzato nei pesticidi agricoli.

Fatemeh Rezaei, ragazzina di 11 anni, è morta.

Gli attacchi hanno suscitato paura e disperazione: molti genitori hanno tenuto i propri figli a casa da scuola e hanno subito pressioni dalle forze di sicurezza per non parlare di questi incidenti, né sui social media né con i media tradizionali.

Alcuni dicono che le autorità iraniane stiano intimidendo le ragazze, protagoniste delle proteste.

Altri che dietro gli attacchi ci sono estremisti religiosi. Nel 2012, centinaia di studentesse in Afghanistan sono state avvelenate con sintomi simili.

Masih Alinejad, attivista iranina per i diritti umani, ha detto: “In my opinion, this chemical attack is revenge by the Islamic Republic against the brave women who [rejected] the mandatory hijab and shook the ‘Berlin Wall’ of Khamenei. As the Islamic State Iranian regime hates girls and women, I call on women across the globe – especially schoolgirls – to be the voice of Iranian students and call on the leaders of democratic countries to condemn this series of poisonings and isolate Khamenei’s regime.

I call this biological terrorism, and it should be investigated by the UN.”


Fonti e per saperne di più:

https://observers.france24.com/en/middle-east/20230301-do-not-send-your-children-to-school-iranian-schoolgirls-victim-of-mysterious-poisonings

https://www.instagram.com/p/CpJQzi7v3Ia/

https://www.theguardian.com/global-development/2023/feb/27/iranian-authorities-investigate-the-poisoning-of-schoolgirls-said-to-be-revenge-for-hijab-protests

https://twitter.com/Rev_Group_iran/status/1630639284624474122


Le Compromesse – 4/03/2023

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