10 Febbraio 2019

Dopo il 1° dicembre


Care tutte, ieri ci siamo viste a Milano, difficile un report se non necessariamente parziale e dal mio punto di vista, al quale se lo desiderano altre potranno aggiungere dettagli.

Clima buono e costruttivo. Pur tenendo ferma la necessità di continuare la “lotta” sui vari fronti aperti, dal Pillon alla Merlin all’utero in affitto e tutto il resto, sulla base dei principi non negoziabili espressi il primo dicembre, desiderio grande e condiviso di staccare le spalle dal muro per costruire in positivo.

Non farsi distrarre più di tanto dalla scena violenta della fine del dominio maschile con i suoi inevitabili sussulti e contrattacchi, tenere lo sguardo sull’orizzonte più ampio che è quello del cambio di civiltà, mettere il nostro più e il nostro meglio nel lavoro di moltiplicare le occasioni in cui possiamo da subito essere noi stesse e stare bene, permettere a queste occasioni di allargarsi a macchia d’olio e in modo inclusivo, imparando a gestire e sopportare i conflitti.

Messa a fuoco di alcuni temi: tra i più significativi, quale rapporto con le istituzioni e sguardo più attento sul lavoro e in particolare sulla realtà in fermento delle imprese femminili e anche dell’arte delle donne, in cui vive già un’altra idea di mondo.

A partire da questo e da altro che dettaglieremo nelle prossime settimane, costruzione di un evento nazionale a Milano, con ospiti anche internazionali, nell’ambito di una mostra delle artiste curata dalla Libreria delle donne.

Abbiamo già una data, 18-19 maggio, un luogo, La Fabbrica del Vapore (Via Giulio Cesare Procaccini 4), e un titolo:

CAMBIO DI CIVILTÀ

LA LIBERTÀ FEMMINILE TRASFORMA IL MONDO: ARTE, LAVORO, POLITICA DELLE DONNE (MADRI COMPRESE).

Sappiamo di incontri sempre di ieri a Roma e a Palermo, dateci notizie.

A presto

Marina Terragni

(www.marinaterragni.it, 10 febbraio 2019)

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