1 Febbraio 2019
Resistenza femminista

Il Consiglio Costituzionale sancisce la costituzionalità della legge abolizionista francese


Vogliamo festeggiare insieme alle sopravvissute e femministe abolizioniste francesi una giornata storica: la legge abolizionista resta in vigore, il Consiglio Costituzionale si è pronunciato questa mattina sancendone la costituzionalità!

Ci aspettiamo lo stesso risultato dal nostro paese, il 5 marzo sarà discussa di fronte alla Consulta la questione della costituzionalità della legge Merlin, la nostra battaglia continua, vogliamo che l’Italia come la Francia si opponga al tentativo di legalizzare lo sfruttamento sessuale chiamandolo “lavoro”. La legge Merlin non si tocca! #IosonoLinaMerlin.

Riportiamo la traduzione del comunicato stampa di CAP international pubblicato stamani:

 

Con una decisione storica il Consiglio Costituzionale (Corte Suprema francese) ha sancito la costituzionalità della legge francese del 2016 che ha introdotto la criminalizzazione dell’acquisto di sesso, la decriminalizzazione delle persone prostituite e la creazione di programmi di uscita su scala nazionale, politiche di protezione e sostegno per le vittime di prostituzione, sfruttamento sessuale, induzione alla prostituzione e tratta.

La legge del 2016 che aveva lo scopo di rafforzare la lotta contro il sistema prostituente e garantire sostegno alle persone prostituite è stata approvata il 13 aprile del 2016 da una maggioranza trasversale di partiti del parlamento francese dopo sei anni di indagini e dibattiti in sede parlamentare.

In stretta collaborazione con 69 associazioni che sono impegnate nella lotta contro ogni forma di violenza sessuale e sessista incluse due organizzazioni francesi che ne fanno parte, Fondation Scelles e Mouvement du Nid, CAP International ha sottoposto molte osservazioni in forma scritta e orale al Consiglio Costituzionale (si veda sotto). CAP International ha contribuito alla mobilitazione di una vasta coalizione di soggetti in sostegno della legge. Sei ministri della precedente legislazione per i diritti delle donne [1], trenta medici rinomati [2], una coalizione di uomini che si opponeva all’acquisto di sesso [3] hanno scritto lettere aperte e rilasciato dichiarazioni sulla stampa chiedendo al Consiglio Costituzionale di mantenere la criminalizzazione dell’acquisto di sesso. Infine CAP international ha pubblicato i risultati di uno storico sondaggio che dimostra che:

  • il 78% dei Francesi è a favore della legge del 2016
  • l’83% dei Francesi pensa che le persone prostituite siamo vittime di reti criminali e non scelgano liberamente la loro attività
  • il 74% dei Francesi pensa che la prostituzione sia violenza
  • il 77% dei Francesi pensa che pagare per il sesso equivalga a imporre un atto sessuale attraverso il ricatto finanziario

Riassunto delle osservazioni sottoposte al Consiglio Costituzionale:

  • Tra gli altri argomenti CAP international ha richiamato l’attenzione del Consiglio Costituzionale sul fatto che il parlamento francese ha riconosciuto solennemente che l’acquisto di sesso è in sé una forma di violenza e un ostacolo all’uguaglianza tra uomini e donne, una violazione del principio di non-mercificazione del corpo umano, una violazione della dignità umana e il primo fattore trainante del traffico di esseri umani a scopo sessuale.
  • Abbiamo anche messo in luce come l’ideologia economica ultra-liberista del movimento pro “sex work” che ha attaccato la criminalizzazione dei compratori di sesso nel nome della “libertà d’impresa” avrebbe automaticamente portato a una situazione nella quale lo sfruttamento, l’induzione alla prostituzione e la gestione di un bordello sarebbero stati decriminalizzati e nella quale la tratta delle donne a scopo sessuale sarebbe esplosa. Abbiamo inoltre denunciato il loro tentativo di introdurre la distinzione legale tra una prostituzione teoricamente “libera” (chiamata “sex work”) e una prostituzione “forzata” (chiamata tratta). L’esperienza europea contemporanea ha dimostrato ampiamente che la piccola minoranza di paesi europei (Germania e Olanda) che hanno introdotto quella distinzione ideologica in nome del riconoscimento del “sex work” hanno finito per decriminalizzare lo sfruttamento, l’induzione e la gestione di un bordello mentre dichiaravano di voler concentrare i propri sforzi nella lotta contro il traffico di esseri umani. Il traffico di esseri umani a scopo di sessuale logicamente è aumentato drammaticamente in questi paesi dopo aver legalizzato il mercato dello sfruttamento sessuale.

 

[1] http://www.leparisien.fr/faits-divers/prostitution-monsieur-le-premierministre-protegeons-notre-modele-abolitionniste-13-01-2019-7987608.php

[2] https://www.lemonde.fr/idees/article/2019/01/09/loi-sur-la-prostitutiondepenaliser-serait-une-catastrophe_5406832_3232.html

[3] https://www.lejdd.fr/Societe/prostitution-lappel-au-conseil-constitutionnel-ane-pas-revenir-sur-la-penalisation-des-clients-3841709

 

(www.resistenzafemminista.it, 1° febbraio 2019)

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