di J.K. Rowling
Non è un pezzo facile da scrivere, per ragioni che a breve diventeranno chiare, ma mi rendo conto che è il momento di chiarire le mie posizioni su un argomento circondato dalla tossicità. Scrivo questo senza l’intenzione di fomentare quella tossicità.
Per chi non lo sapesse: a dicembre ho twittato il mio sostegno nei confronti di Maya Forstater, un’esperta di fiscalità che aveva perso il lavoro a causa di quelli che erano stati definiti tweet “transfobici”. Aveva portato il suo caso al tribunale del lavoro, chiedendo al giudice di decidere se un pensiero filosofico sul concetto che il sesso sia determinato dalla biologia possa essere protetto dalla legge. Il giudice Tayler ha deciso che no, non lo è. […]
Per tutto il tempo in cui ho compiuto le mie ricerche e mi sono informata, accuse e minacce da parte di attivisti trans hanno iniziato a comparire sulla mia timeline di Twitter. […]
Quello che non mi aspettavo è la valanga di email e lettere che mi sono arrivate, la maggior parte delle quali erano positive, grate e offrivano il loro sostegno. Venivano da persone gentili, empatiche e intelligenti di tutti i tipi, alcune lavoravano in ambienti legati alla disforia di genere e le persone trans e che erano tutte profondamente preoccupate dal modo in cui un concetto socio-politico sta influenzando politica, pratiche mediche e la tutela. Sono persone spaventate dal pericolo che corrono i giovani, gli omosessuali e dal fatto che possano venire lesi i diritti delle ragazze e delle donne. Soprattutto, sono spaventate dal clima di terrore che non serve a nessuno – soprattutto ai giovani trans. […]
(www.portkey.it, 10 giugno 2020, traduzione di Mirko D’Alessio)