21 Dicembre 2020
Dire

La bigenitorialità forzata è la strage dei bambini

di Silvia Mari


Si legge di raptus invece di parlare di mamme non ascoltate o non credute quando provano a difendere i figli da padri biologici e assassini


Gli ultimi due innocenti uccisi per mano del padre avevano 15 anni lei e 13 lui. È accaduto in provincia di Padova e hanno provato a fuggire. Lui, l’assassino, Alessandro Pontin, 49 anni, si è ucciso dopo la mattanza. Li ha infilzati alla gola, non gli ha dato scampo. Ha ucciso con crudeltà efferata, come tanti altri padri prima di lui.

La mamma dei ragazzi, dalla quale l’uomo era separato, aveva più volte chiesto aiuto segnalando che il padre dei suoi figli non stava bene. «Più volte mia figlia – ha dichiarato il nonno materno – era stata a parlare con i Carabinieri di quell’individuo che faceva cose strane». Nessuno l’ha ascoltata a quanto pare. Da poco, poi, era stata archiviata la pratica per un assegno di alimenti più decoroso per quei due ragazzi.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a due figli dati in pasto al padre biologico assassino. E queste sono le carneficine che discendono dritte dritte dall’implacabile legge 54/2006 sulla bigenitorialità. Legge che non conosce deroga nemmeno quando gli uomini sono questi, nemmeno quando una mamma chiede aiuto e segnala anomalie, nemmeno quando questi uomini hanno procedimenti penali in corso per abusi e violenza, nemmeno quando i figli ne hanno paura. E ancora una volta si legge di ‘raptus’ invece di parlare delle mamme non ascoltate, non credute, tacciate di essere alienanti e manipolatrici quando provano a difendere i loro figli da quelli che sono padri biologici e assassini. Ecco gli ultimi della lista: Mario Bressi che a mani nude ha strozzato i gemellini Elena e Diego, e poi Claudio Poma che ha ucciso il figlio Andrea mentre dormiva e Alberto Accastello che ha tolto la vita alla moglie e ai due piccoli figli gemelli.

E ancora si deve leggere di raptus e tragedie, di depressioni e separazioni, quando invece si tratta di omicidi e assassini, spesso premeditati ed elaborati da menti violente che non accettano la separazione, la libertà di scelta della propria partner e che utilizzano i figli come strumenti di ritorsione. […]


(dire.it, 21 dicembre 2020)

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