25 Marzo 2021
Il Grande Vetro

La Libreria delle Donne di Firenze: quarant’anni di una storia

di Milly Mazzei


Un mio articolo su “Il Grandevetro” (http://www.ilgrandevetro.it/storia ), rivista nata negli stessi anni della Libreria delle Donne di Firenze. Grazie a Beatrice Di Castri della redazione.


Potrà ancora interessare a qualcuno la storia di un’esperienza locale ormai conclusa come quella della Libreria delle Donne di Firenze? La perplessità è legittima, soprattutto ora, in piena crisi pandemica, in un contesto di svolta epocale, quando un virus pericolosamente mutante (che sta modificando le nostre vite, le nostre relazioni, il nostro quotidiano) ci impone scelte drammatiche e ci costringe a riprogettare modelli economici, sociali, politici, comportamentali per fermare la distruzione in atto del nostro pianeta, l’unico che abbiamo. In un periodo di inevitabile distanziamento fisico tra le persone e di comunicazione prevalentemente virtuale, come restituire il senso di un’esperienza che sempre ha coinvolto corpi in presenza? Un’esperienza cresciuta in uno spazio reale, che per decenni ha visto svilupparsi relazioni forti tra gruppi di donne impegnate insieme in progettualità comuni e che, nelle iniziative rivolte ad un pubblico esterno, ha attratto nello stesso spazio reale molte persone, spesso in piedi – accanto ai tavoli dei libri – perché le nostre cinquanta sedie non bastavano quasi mai. Varie librerie delle donne erano nate in Italia e all’estero sull’onda del femminismo degli anni Settanta. All’inizio del 1978 progettammo di aprire anche a Firenze uno spazio che desse visibilità a libri scritti da donne, a scrittrici di qualità di tutto il mondo ingiustamente non valorizzate o ignorate, a biografie e autobiografie di donne, a saggi di e su artiste, scienziate, filosofe, storiche, teologhe, alla ricca produzione di materiali di riflessione e documentazione prodotti da movimenti delle donne di tutta Italia, con particolare attenzione all’editoria e alle riviste femministe. Io ero tra le più giovani del gruppo fondatore: trentasette donne di tre generazioni, tra loro diverse per estrazione sociale, formazione culturale, esperienze politiche, ma accomunate dall’ intento di definire il progetto e di dargli avvio in una sede adeguata. Per valorizzare la nostra proposta, cercavamo una sede nel centro di Firenze il cui proprietario fosse un ente pubblico. Decidemmo di organizzarci in cooperativa, convinte come eravamo dell’importanza della cooperazione e della sua potenza costruttiva: il 20 aprile del 1979 costituimmo davanti al notaio la Cooperativa delle Donne. Ottenemmo in affitto dal Comune di Firenze dei locali in via Fiesolana e li ristrutturammo a nostre spese, lavorando anche manualmente con grande entusiasmo. Nel dicembre del 1979 inaugurammo i locali con una mostra di opere di cinque artiste e finalmente l’8 marzo del 1980 aprimmo “La Libreria delle donne”. A partire da un nucleo originario di alcune centinaia di titoli acquisiti al momento dell’apertura, il patrimonio di libri e periodici in vendita presso la libreria è arrivato nel corso degli anni a comprendere decine di migliaia di titoli. I nostri scaffali e i nostri tavoli erano organizzati per aree tematiche la cui articolazione rispondeva a un preciso progetto culturale. Le frequentatrici della libreria potevano agevolmente orientarsi nelle scelte, grazie anche alla collocazione fisica di libri e riviste in settori ben identificabili. Riviste e libri erano proposti come veicolo di cultura, di crescita, di rafforzamento dell’identità di genere e sempre li sceglievamo secondo criteri di qualità, dando spazio anche alla produzione femminile di piccole e piccolissime case editrici, orientando la selezione dei titoli sulla totalità dei cataloghi editoriali per evitar di privilegiare solo le novità, procurandoci spesso libri difficili da reperire e non presenti in altre librerie, accogliendo suggerimenti che arrivavano dalle lettrici nostre clienti e tenendo conto delle segnalazioni delle riviste femministe. Saper scegliere che cosa acquisire e saper orientare e consigliare le lettrici è sempre stato importante: un libro letto al momento giusto può attivare movimenti trasformativi e può persino cambiare la vita, come più volte ci è stato riconosciuto. Nei suoi trentotto anni di vita la Libreria delle Donne ha avuto una forte presenza nella vita culturale fiorentina. Abbiamo prodotto mostre e loro cataloghi, edito pubblicazioni legate ai nostri ambiti di interesse, organizzato convegni e conferenze, partecipato a progetti europei, presentato libri insieme con le loro autrici, ospitato gruppi di lettura e di scrittura e mostre di fotografe e artiste, sostenuto iniziative di solidarietà e battaglie per la promozione di diritti politici e sociali. Nel 2015 la CGIL ha presentato le nostre pubblicazioni all’interno della mostra «La forza delle donne. 1970-2014», della quale ha poi pubblicato il catalogo. Attraverso il blog https://libreriadelledonnefirenze.blogspot.com (aperto nel 2008) si può avere un assaggio delle attività degli ultimi dieci anni di vita della libreria. Il collegamento con altre associazioni, con librerie e con centri di documentazione di donne è stata una costante della nostra storia. Fin dagli anni Ottanta la Cooperativa delle Donne ha anche fatto parte della Lega delle Cooperative. Dal 1982 abbiamo raccolto documenti sui femminismi e i diritti delle donne in Italia e nel mondo, libri importanti non più in commercio, annate e collezioni complete di riviste femministe: è nato così il “Centro di Documentazione FILI”, nodo della rete Lilith (cfr. http://retelilith.women.it), con servizio di prestito attraverso il Sistema Documentario Integrato dell’Area Fiorentina – SDIAF, di cui dal 2000 FILI faceva parte (cfr. https://opac.comune.fi.it/easyweb/w2001/index.php?scelta=scheda_bib&opac=w2001&&biblio=FILI). Alla fine degli anni Ottanta è nato “Archivio Musica”, una raccolta di spartiti, registrazioni, materiale grigio, legata alla produzione musicale delle donne. La maggior parte di questi materiali, molti documenti relativi alle nostre attività e tutte le nostre pubblicazioni si trovano ora presso l’Archivio Storico e la Biblioteca delle Oblate del Comune di Firenze, che li hanno acquisiti gratuitamente dopo la chiusura della Cooperativa delle Donne. La gestione della Libreria delle Donne ha visto avvicendarsi decine di socie della Cooperativa che – con il loro lavoro per lo più volontario – ne hanno garantito l’apertura mattina e pomeriggio sei giorni su sette. Progettazione delle attività e ripartizione degli impegni venivano definite in riunioni settimanali alle quali tutte partecipavamo discutendo e confrontando idee, in uno spazio che – nel fare insieme – sentivamo sempre più nostro. Nel corso degli anni c’è stato un ampio ricambio delle socie della Cooperativa: molte nuove sono entrate, molte sono andate via, alcune purtroppo non ci sono più. Non mi è qui possibile far riferimento a ciascuna delle donne che hanno dedicato il proprio tempo e le proprie energie a questa esperienza, ma vorrei sottolineare che ognuna ha contribuito a un progetto collettivo che ha arricchito la vita culturale di tutte noi e della nostra città. La nostra comune avventura si è conclusa nel 2018, con la chiusura della Libreria il 31 maggio e poi della Cooperativa in dicembre: abbiamo deciso di porre volontariamente termine in modo controllato alle attività, perché non potevamo accettare di assistere al fallimento e a una brusca interruzione coatta – a causa delle crescenti difficoltà economiche in un mercato librario in crisi – di un’esperienza come quella che avevamo avviato e condotto con tanta passione e per tanto tempo. 
Vorrei qui esprimere particolare gratitudine alle socie che, soprattutto negli ultimi dieci anni in condizioni esterne sempre più avverse, hanno perseverato nel lavoro di cura necessario per continuare a gestire insieme il nostro ambizioso progetto. Nei locali di via Fiesolana giovani donne dell’Associazione “Fiesolana 2b” (fondata da noi socie della Cooperativa nel 2012), hanno dato vita il 28 ottobre del 2018 a una biblioteca femminista (cfr. https://ww.facebook.com/fiesolana2b ) che promuove varie attività culturali. L’esperienza della Libreria delle Donne si è conclusa, ma rimangono le idee che hanno animato questo spazio di libertà e che ora altre donne portano avanti. È rimasto il valore attribuito alle relazioni interpersonali, alla lettura come strumento di crescita individuale e collettiva, all’importanza del confronto con la ricchezza della produzione culturale delle donne. Per me è rimasto anche l’orgoglio di aver partecipato a una bellissima esperienza.


Milly Mazzei, 28 gennaio 2021


(Il Grande Vetro, n. 141, marzo 2021)

Print Friendly, PDF & Email