11 Dicembre 2020
CdB-Comunità Cristiane di Base in Italia

La prostituzione è stupro a pagamento

di Doranna Lupi


Posizioni e azioni dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne (O.I.V.D.)


Ci sono donne sopravvissute alla prostituzione che hanno raccontato l’orrore della loro esperienza, affermando che la prostituzione non è il mestiere più vecchio del mondo bensì stupro a pagamento.

Queste parole autorevoli di donne ci hanno aiutato a capire cos’è la prostituzione al di là di slogan e stereotipi: è violenza contro le donne e, soprattutto, riguarda tutte e tutti.

Fino a quando ci sembrerà “normale” o “inevitabile” l’accesso maschile ai corpi delle donne dietro pagamento di una somma di denaro, continuerà ad essere possibile ogni tipo di sopraffazione nelle relazioni tra uomini e donne.

Si tratta quindi di un tema importante per la libertà e la dignità delle donne, per la redenzione e la trasformazione della relazione tra i due sessi.

Sentiamo l’esigenza di elaborare il tema “prostituzione” a partire dal nostro specifico di donne e uomini appartenenti ad un osservatorio interreligioso contro la violenza sulle donne, poiché, su questa questione, le comunità di fede non si esprimono o, se lo fanno, seguono una linea interpretativa che ne denuncia il peccato, ma senza rendere la sessualità e i privilegi maschili responsabili della schiavitù sessuale delle donne implicate in prostituzione (non solo nella tratta).

Quindi la prostituzione è inaccettabile e la strada per abolirla passa:

1-dal principio che il corpo di una donna non può essere oggetto di commercio né di regolamentazione pubblica

2-da una presa di coscienza, che però è differente per uomini e donne, cioè passa per strade diverse.

Per questi motivi all’interno del femminismo alcune donne hanno ripreso a ragionare sulla prostituzione, anche spinte dal timore che si possa stravolgere o addirittura abolire la legge Merlin.

Il 6 marzo del 2019, infatti, con grande sollievo di tutte noi, la sentenza della Corte costituzionale sulla legge Merlin ha dichiarato non fondati i dubbi sulla sua costituzionalità sollevati dalla Corte di Appello di Bari.

Anche in Europa sono successe molte cose. Alcuni esempi: il 1° febbraio 2019, in Francia, dove vige una legge sul modello nordico che punisce il cliente, c’è stata la pronuncia del Conseil Constitutionnel sulla costituzionalità della punibilità del cliente, mentre in Olanda, dove vige la regolamentazione, all’inizio di aprile dello stesso anno è stata consegnata in parlamento una petizione di 42.000 firme contro la regolamentazione e a favore del modello nordico.

In Italia nel 2019 è stato pubblicato Né sesso né lavoro. Politiche sulla prostituzione, scritto da Grazia Villa, avvocata, con Daniela Danna, sociologa, Silvia Niccolai, costituzionalista, e Luciana Tavernini, femminista storica della Libreria delle donne di Milano. Il libro offre un quadro della situazione italiana.

Nello specifico l’avvocata Grazia Villa mette a confronto i 22 progetti depositati in Parlamento nelle ultime 2 legislature e nell’attuale: si è ripreso dunque a parlare, a pensare, a studiare e, soprattutto, in questo contesto si sono create fitte reti di relazioni che hanno prodotto incontri, libri, traduzioni, pensieri condivisi, lotte comuni, con un grande coinvolgimento di donne e anche di uomini.

Tutto questo ha provocato mutamenti di visioni e anche di posizionamenti rispetto alla nostra lotta alla prostituzione.

Si è aperta una campagna abolizionista con azioni politiche condivise. Si sono moltiplicate le sessioni online, che hanno dato la possibilità di mettere in rete realtà che non si conoscevano.

Tra queste segnalo le iniziative della senatrice Alessandra Maiorino, animatrice di azioni, dibattiti e interventi sui social a favore della campagna abolizionista e per la presentazione di un nuovo disegno di legge in parlamento che vada in questa direzione; segnalo inoltre l’impegno del gruppo Resistenza femminista.

Personalmente ho apprezzato molto che l’OIVD abbia accolto l’invito di Paola Cavallari ad assumere il tema della prostituzione come uno dei fenomeni più radicati ed emblematici della violenza patriarcale sulle donne. Sono andata a rileggere i verbali delle assemblee O.I.V.D. e già nella prima del 22 ottobre 2019 Paola – che su questo tema ha scritto diversi articoli e interventi, nei quali ho apprezzato molto la connessione tra radicalità di Gesù e radicalità del femminismo, e in cui afferma che Gesù non è stato un collaborazionista del patriarcato, non se ne è reso complice e non ne ha perpetrato gli schemi escludenti e violenti nei confronti delle donne – pone all’attenzione il tema prostituzione/pornografia, poiché su questa questione le comunità di fede non si esprimono o, se lo fanno, seguono una linea interpretativa che ne denuncia il peccato, ma senza rendere la sessualità e i privilegi maschili responsabili della schiavitù sessuale delle donne implicate in prostituzione (non solo la tratta). A proposito di uno sguardo su tradizione cristiana e prostituzione è molto efficace l’articolo di Paola Cavallari “Un’immoralità lecita: resa lecita da chi?” (ESODO, n.2 aprile-giugno 2019), in cui l’autrice apre un focus a proposito dei pronunciamenti sull’argomento, intrisi di misoginia e sessismo, di santi e Padri della Chiesa, opinioni che segnarono le linee guida catechetiche per secoli e ancora le condizionano.

Questo tema è stato quindi discusso nell’assemblea del 4 giugno 2020, da cui sono emersi molti spunti di riflessione e, soprattutto, l’esigenza di elaborare il tema “prostituzione” a partire dal nostro specifico di donne e uomini appartenenti ad un osservatorio interreligioso contro la violenza sulle donne.

Questo approccio non viene messo in dubbio dalle Chiese, e addirittura tante giovani mogli hanno sentito parlare del dovere coniugale nei percorsi di preparazione al matrimonio tenuti nelle parrocchie.

Il dovere coniugale invece corrisponde talvolta a uno stupro coniugale, e questo modo maschile di vivere la sessualità all’interno del matrimonio potrebbe corrispondere a una sorta di prostituzione matrimoniale.

In questo senso la responsabilità ecclesiale – almeno della Chiesa cattolica – è assolutamente evidente e innegabile. Nel nostro ambito cristiano è sempre stato considerato un peccato la prostituzione, ma solo perché mette in pericolo la fedeltà coniugale e il matrimonio. Quindi lo stigma sul fatto prostitutivo entra nel merito della morale e non della sessualità maschile, vissuta come violenza nei confronti delle donne e come violazione dell’annuncio evangelico. Siamo ancora lontanissimi dal tema della libertà femminile; il discorso sulla prostituzione è proprio la punta dell’iceberg di un simbolico ancora molto forte all’interno della rappresentazione dell’educazione “affettiva” che viene fatta nelle comunità cristiane.

Prima di tutto chiediamoci cosa dice (o cosa non dice) la nostra religione su questo tema. Poi chiediamoci cosa dovrebbe dire. Osserviamo soprattutto un silenzio, una doppia morale, un divario in cui possiamo notare un peccato di omissione, un tradimento, e presentarlo in un modo molto preciso e critico alle nostre comunità.

Inoltre, cosa molto importante di cui tener conto, è che dietro alla prostituzione c’è un grande business di mercato. Per questo è necessario essere in ascolto delle giovani donne, perché l’idea di libertà femminile che è passata è un’idea sbagliata, a misura maschile. Il mercato prostitutivo si basa su questa deformazione patriarcale neoliberista dell’idea di libertà.

Essersi adeguate ad una liberazione sessuale a misura maschile, all’appiattimento della sessualità femminile su una sessualità maschile ancora fortemente influenzata dall’immaginario patriarcale predatorio (come quello della pornografia, che si riflette anche nella pubblicità, nell’abbigliamento femminile, nelle rappresentazioni televisive e cinematografiche), ha prodotto fraintendimenti e squilibri nel modo di vivere la sessualità da parte delle giovani donne e dei giovani uomini.

Anche il silenzio delle donne e degli uomini sul tema della prostituzione è un silenzio che ha radici diverse; il silenzio delle donne è dovuto alla paura di riconoscere un dispositivo di potere sui corpi delle donne, mentre per gli uomini il silenzio nasce dal timore di dover mettere in discussione il proprio modo di vivere la sessualità. Serve autocoscienza maschile anche nella Chiesa. A questo riguardo è molto interessante il numero 2 del 2020 di Esodo, dove Paola Cavallari e Laura Tagliabue indagano il maschile nelle religioni e oltre, “alla ricerca del pericoloso grumo di pensieri e sentimenti comuni a tutti gli uomini, che li spinge alla violenza contro le donne in tutte le sue forme”.


Materiale di consultazione


https://www.resistenzafemminista.it/

-Julie Bindel, Il mito Pretty Woman. Come la lobby dell’industria del sesso ci spaccia la prostituzione, VandAepublishing Milano 2019, 283 pagine, 15,00 €, e-book 9,99 €

-Rachel Moran, Stupro a pagamento. La verità sulla prostituzione, ed. Round Robin, Roma 2017, 378 pagine, 16,00 €, e-book 2,99 €

https://www.libreriadelledonne.it/approfondimenti/storia_vivente/stupro-a-pagamento-di-rachel-moran-una-storia-vivente/ Doranna Lupi

-Daniela Danna, Silvia Niccolai, Grazia Villa, Luciana Tavernini, Né sesso né lavoro. Politiche sulla prostituzione, VandAepublishing 2019, € 15,90.

https://www.libreriadelledonne.it/puntodivista/la-prostituzione-ci-riguarda-tutte-e-tutti-introduzione/

https://www.libreriadelledonne.it/puntodivista/la-prostituzione-ci-riguarda-tutte-e-tutti-luciana-tavernini/

https://www.libreriadelledonne.it/puntodivista/la-prostituzione-ci-riguarda-tutte-e-tutti-grazia-villa/

https://manifesto4ottobre.blog/2019/12/29/salvare-dio-dal-patriarcato/ SALVARE DIO DAL PATRIARCATO

-Relazione di Paola Cavallari al 38° Incontro nazionale delle Comunità Cristiane di Base l’1-3 novembre 2019 a Vico Equense (NA), avente per titolo: “Vangelo e Costituzione oggi. Credenti disobbedienti nella Chiesa e nella società”

https://www.libreriadelledonne.it/puntodivista/prostituzione-domanda-e-offerta-o-stupro-a-pagamento-parliamone-con-gli-uomini/ Doranna Lupi, Carla Galetto

https://www.youtube.com/watch?v=jknddDb2QZY La storia siamo noi. Il corpo e la politica. Anna Maria Mozzoni e la prostituzione di stato. Proposta per una didattica della storia di genere. A cura di Franca Bellucci, Alessandra Celi e Liviana Gazzetta.

https://www.youtube.com/watch?v=NuOeV4LVoxw LA PASSEGGIATA, associazione Le Giraffe. Laura Caffagnini, Una produzione video Le Giraffe in collaborazione con La Ragazza di Benin City, anno di produzione 2009. Durata 42 minuti.

Doranna Lupi è referente del gruppo prostituzione dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne (O.I.V.D.)


(www.cdbitalia.it, 10 novembre 2020)

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