Siamo donne e uomini che fanno riferimento all’area politica del centro-sinistra, ispirati ai valori di estrazione democratica e progressista, proveniamo da esperienze sociali e culturali differenti, da sempre schierati in battaglie contro ogni discriminazione, per la difesa dei diritti e la libertà delle donne.
Da tempo ci interroghiamo sul come la politica e le istituzioni affrontano questioni legate alle parità e alle differenze, alle discriminazioni, alla sessualità, ai nuovi modi di nascere e crescere, alla tutela della maternità, all’integrità dei bambini.
Per brevità elenchiamo alcune delle tante riflessioni che andrebbero promosse nei partiti, nei gruppi parlamentari, nelle reti associative, tra le persone per rispondere alle inquietudini e domande sempre più complesse che investono la vita di ogni persona.
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Ci schieriamo a sostegno di ogni azione e provvedimento che promuova l’ottenimento di diritti sociali e civili, che tuteli le persone e le comunità più esposte all’odio, alla discriminazione, alla persecuzione criminale e violenta, in ragione del sesso, dell’orientamento sessuale, o qualsivoglia altro motivo.
Pensiamo che il riconoscimento sociale e legislativo della differenza sessuale sia una conquista che oggi è messa in discussione da visioni culturali e sostenute da campagne mediatiche, che colpiscono la libertà delle donne; si intende accreditare il commercio dei corpi, proponendone addirittura una normalizzazione, in particolare con la volontà di introdurre anche in Italia la pratica della maternità surrogata oggi vietata, oppure l’esaltazione della prostituzione come libera scelta lavorativa.
Queste idee, che si sono diffuse anche nel nostro campo, concepiscono il corpo e l’essere umano come un oggetto, un bene alienabile e disponibile che entra nel mercato come qualunque altra merce: dal business della maternità surrogata alla compravendita di prestazioni sessuali. Idee propugnate come espressione di modernità, libertà e di progresso, ma che invece nascondono un’inaccettabile e arretrata visione discriminatoria e di restaurazione che relega le donne a minoranza.
Sono temi che attraversano tutte le classi sociali, che interrogano il mondo, la civiltà delle democrazie; per questo come per il bando planetario della pena di morte, è necessario impegnarsi nelle istituzioni internazionali e nei propri paesi, per il superamento di ogni forma di sopraffazione e schiavitù sessuale, e per il divieto assoluto della compravendita dei bambini.
Possiamo far molto agendo innanzitutto in Italia, costruendo alleanze tra le donne e gli uomini, a partire dagli ambiti in cui operiamo, con una particolare attenzione alla scuola, all’università alla ricerca scientifica, affinché prenda forma e forza un punto di vista autenticamente progressista.
È attualmente in discussione al Senato della Repubblica, il ddl Zan già approvato alla Camera dei Deputati, che dovrebbe combattere l’omotransfobia.
Riteniamo che sia essenziale e non procrastinabile l’estensione alle persone omosessuali e transessuali delle tutele previste dalla vigente legge Mancino, che contrasta il razzismo e l’antisemitismo criminali, in coerenza con la Costituzione e le Risoluzioni UE.
Vogliamo presto un provvedimento che combatta in maniera severa l’omotransfobia, ma con amarezza rileviamo che questo disegno di legge si è trasformato in un manifesto ideologico, che rischia di mettere in secondo piano l’obiettivo principale e di ridurre pesantemente diritti e gli interessi delle donne e la libertà di espressione.
È un testo che va emendato prima di essere approvato, perché una legge scritta male porta a delle interpretazioni e applicazioni controverse che riducono i diritti e non ne consentono la piena tutela.
Il ddl Zan facendo leva su un tecnicismo che appare secondario e terminologico introdurrebbe, se non emendato, una pericolosa sovrapposizione della parola “sesso” con quella di “genere” con conseguenze contrarie all’art. 3 della Costituzione per cui i diritti vengono riconosciuti in base al sesso e non al genere e non in armonia con la normativa vigente, legge n. 164/82 (e successive sentenze della Corte Costituzionale), che ammette e consente la transizione da un sesso a un altro sulla base non di una semplice auto-dichiarazione. La definizione di “genere” contenuta nel ddl Zan, che non è accettata dagli altri Paesi, crea una forma di indeterminatezza che non è ammessa dal diritto, che invece ha il dovere di dare certezza alle relazioni giuridiche e di individuare le varie fattispecie.
Una legge attesa da decenni è stata, quindi, trasformata, in una proposta pasticciata, incerta sul tema della libertà d’espressione, offensiva perché introduce l’“identità di genere”, termine divenuto il programma politico di chi intende cancellare la differenza sessuale per accreditare una indistinzione dei generi. Un articolato che mischia questioni assai diverse fra loro e introduce una confusione antropologica che preoccupa. Fra le conseguenze vi sono la propaganda di parte, nelle scuole, a favore della maternità surrogata e l’esclusione di ogni visione plurale nei modelli educativi.
La violenza e la discriminazione che in particolar modo colpiscono le persone transessuali e i/le giovani gay e lesbiche, sono state strumentalizzate a tal punto, che c’è il concreto rischio prevalgano visioni che, anche in altre parti del mondo, hanno aperto un conflitto rispetto all’autonomia delle donne. Per tutte queste ragioni, crediamo che la legge vada modificata, assolvendo così al compito che si prefigge: tutelare le persone lgbt.
Ci appelliamo, a tutte le persone che condividono le nostre riflessioni, affinché aderiscano a questo documento, che si prefigge il compito di costituire un’area di pensiero, azione e discussione nel campo del riformismo italiano, sui temi sopraelencati.
Per aderire appelloddlomofobia@libero.it
Prime firme:
Federico Albano Leoni, docente universitario – Roma
Annalisa Amadori, insegnante Castel San Pietro – Bologna
Elisabetta Andreis, giornalista – Milano
Alessandra Angeli, make up artisti – Milano
Marisa Antonacci, docente – Roma
Alice Arienta, guida turistica, consigliera comunale Pd – Milano
Teresa Armato – già parlamentare – Napoli
Ana Arruabarrena, policy advisor – Milano
Annamaria Bardellotto, insegnante – San Donà di Piave
Lina Bardellotto, insegnante – San Donà di Piave
Livio Barnabò, consulente – Roma
Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Buozzi – Roma
Maria Chiara Bertinotti, pensionata, già responsabile Servizi all’infanzia Comune di Milano -Milano
Romana Bianchi, già parlamentare – Pavia
Merj Bigaran, impiegata – San Donà in Piave
Francesco Binato, impiegato in pensione – San Donà in Piave
Alessandra Bocchetti, saggista – Roma
Luisa Bordiga – bancaria e attivista ArciLesbica – Milano
Federica Borelli – Funzionaria R.L. – Roma
Giuseppe Boschini, formatore già consigliere regionale ER Pd – Modena
Cecilia Brighi, segretaria Italia Birmania insieme
Riccardo Brun, docente – San Donà in Piave
Alessandra Brusatto, assistente sociale specialista – Roma
Antonella Buccaro, collaboratrice ai testi Tv – Roma
Samantha Buzzi, impiegata – Milano
Neviana Calzolari, sociologa – Modena
Daniela Canali, insegnante in pensione Pd – Milano
Andrea Canevazzi, architetto Italia Viva – Milano
Daniela Cardia, funzionaria pubblica amministrazione – Roma
Maura Carrer, operatrice scolastica – San Donà di Piave
Iris Carulli, esperta d’arte – Roma
Giulio Cascino, già dirigente d’azienda -Roma
Andrea Catizone, avvocata – Roma
Rita Cavallari, architetta SnoqLibere -Roma
Renata Cibin – Venezia
Silvana Chiari, Italia Viva – Rozzano
Rosi Anna Clemente – volontariato sociale – Roma
Cristina Comencini, scrittrice, regista SnoqLibere – Roma
Licia Conte, giornalista SnoqLibere – Roma
Luisa Conti – Venezia
Annalisa Cordella, Italia Viva – Milano
Silvia Costa, già europarlamentare – Roma
Cristina Costantini, docente – Roma
Gloria Crema, insegnante – Asola
Antonella Crescenzi, economista SnoqLibere – Roma
Claudia Cuzziol – San Donà di Piave
Laura De Barbieri, restauratrice di libri – Genova
Marcella De Carli Ferrari, insegnante – Milano
Marina De Palo, docente universitaria – Roma
Alessandra De Perini – Venezia
Maria Gabriella Di Giacomo insegnante – Roma
Daniela Dioguardi, già parlamentare Udipalermo – Palermo
Paola Fanton, libera professionista – San Donà di Piave
Emma Fattorini, docente universitaria – Roma
Maria Giuseppina Faruffini, architetta -Genova
Cristina Favati, insegnante, Senonoraquando, Italia Viva – Genova
Debora Fiorentino, impiegata – San Donà in Piave
Manuela Fiorini de Rensis, amministratrice SnoqLibere – Roma
Flavia Franceschini, artista e attivista ArciLesbica – Milano
Lucia Franci, direttrice creativa/regista – Milano
Giovanni Garbin, impiegato – San Donà in Piave
Fabrizia Garroni, giornalista – Roma
Luisa Genevini, insegnante – Asola
Lucia Giansiracusa, impiegata e attivista ArciLesbica – Milano
Francesca Girace, già presidente Commissione Pari Opportunità Campania – Napoli
Milena Girardi, casalinga – San Donà di Piave
Silvana Giraldo – Venezia
Fabrizia Giuliani, docente universitaria già parlamentare SnoqLibere – Roma
Cristina Gramolini, insegnante presidente ArciLesbica Nazionale
Bice Grillo, biblioteca delle donne e centro di consulenza legale Udipalermo – Palermo
Donika Hamati – casalinga – San Donà di Piave
Gemma Infurnari, insegnante Udipalermo – Palermo
Francesca Izzo, docente universitaria SnoqLibere – Roma
Ida La Porta, biblioteca delle donne e centro di consulenza legale Udipalermo – Palermo
Marina Leopizzi, Udipalermo – Palermo
Lia Lepri – sindacalista – Roma
Maria Paola Leuci, coordinatrice Italia Viva – Lecce
Piergiorgio Licciardello, ingegnere consigliere comunale Pd – Bologna
Nadia Lucchesi – Venezia
Marcella Lucidi, avvocata, già parlamentare – Roma
Ignazio Malocco, architetto – San Donà di Piave
Franca Mammoliti, Pd – Milano
Americo Mancini, giornalista – Roma
Aurelio Mancuso, presidente Equality Italia, del Direttivo Pd I Municipio – Roma
Cristina Maranesi, direzione regionale PD Lombardia
Andrea Marastoni, funzionario pubblico – Asola
Valentina Marcon, graphic designer – Milano
Franca Marcomin – Venezia
Francesca Marinaro, già parlamentare SnoqLibere – Roma
Maddalena Marino, psicologa-psicoterapeuta – Palermo
Giovanna Martelli, esperta programmi di cooperazione e sviluppo – Roma
Ferdinando Masullo, giornalista – Roma
Flaviana Meda, dirigente scolastica – San Donà di Piave
Maria Luisa Mello, regista – Milano
Maria Teresa Menotto, direzione nazionale Pd – Venezia
Mauro Mercatanti, pubblicitario – Milano
Michele Mezza, giornalista – Roma
Giovanna Minardi, docente universitaria – Palermo
Caterina Misiti del Direttivo Circolo Pd Bellezza-Vigentino – Milano
Gisella Modica, scrittrice Udipalermo – Palermo
Sandra Morano, ginecologa – Genova
Raffaele Morese, presidente associazione presidente Ass. Koiné – Roma
Enrico Moreschi, ingegnere informatico – San Donà in Piave
Filippo Moreschi, insegnante – San Donà in Piave
Pina Nuzzo, Laboratorio Donnae – Roma
Andrea Paganello, perito – San Donà in Piave
Paola Panerai, docente – Roma
Patrizia Pappalardo, religiosa – Roma
Giuseppe Paruolo, consigliere regionale Pd Emilia Romagna – Bologna
Beppe Pavan, Uomini in cammino – Pinerolo
Claudia Pedrotti, avvocata centro consulenza giuridica Udipalermo – Palermo
Adelaide Pelizzon, ragioniera – San Donà di Piave
Chiara Pelizzon, impiegata Ulss – San Donà di Piave
Donatella Persichetti funzionaria pubblica amministrazione SnoqLibere – Roma
Pesenti Rosangela, scrittrice – Bergamo
Rosa Petagna, insegnante – Roma
Gabriele Petrolito, medico, assessore politiche sociali PD – Mirano
Simona Pianese, dirigente scolastica – Roma
Laura Peretti, già docente universitaria Udi Nazionale – Modena
Maria Concetta Petrollo, direttrice Biblioteca Elio Pagliarani – Roma
Silvia Pizzoli, impiegata SnoqLibere – Roma
Fabio Pizzul, giornalista, consigliere regionale Pd Lombardia – Milano
Anna Maria Pizzuti – pensionata – Roma
Giuseppe Pizzutoli, poliziotto – Bari
Michele Pizzutoli, guardia giurata – Bari
Francesca Polo, editrice, Milano
Monica Ricci Sargentini, giornalista – Roma
Renato Righi, giornalista – Roma
Sara Rinaudo, impiegata – Bergamo
Emanuela Risso, libera professionista – Genova
Annamaria Riviello, insegnante – Potenza
Graziella Rizzetto, casalinga – San Donà in Piave
Simonetta Robiony, giornalista Snoq Libere – Roma
Maddalena Robustelli, blogger – Sala Consilina
Cecilia Sabelli, esperta di comunicazione SnoqLibere – Roma
Michele Santantonio, studente – Roma
Raffaella Santi Casali, consigliera comunale Pd – Bologna
Renata Secco – San Donà di Piave
Serena Sapegno, docente universitaria SnoqLibere – Roma
Celestino Spada, vice direttore rivista Economia e Cultura – Roma
Elena Staropoli, project manager – Milano
Pilar Savaria, sindacalista – Roma
Lella Stefania, manager sportiva – Roma
Costanza Silbernagl, psicologa consigliera comunale Pd di Daverio – Varese
Paola Tavella, giornalista, scrittrice – Roma
Vittoria Tola, segreteria nazionale UDI – Roma
Andrea Tomasetto regista documentarista – Torino
Fausto Tortora, vice presidente Fondazione Basso – Roma
Maria Cristina Treu, architetto – Milano
Roberta Trucco, professione casalinga e scrittrice – Genova
Antonio Tursilli, ingegnere – Roma
Desirée Urizio – Venezia
Giuseppe Vacca, filosofo, storico – Roma
Roberta Vannucci, impiegata e attivista ArciLesbica – Firenze
Suny Vecchi – operatrice cav – Ancona
Sara Ventroni, assegnista di ricerca SnoqLibere – Roma
Giuliana Vogel, giornalista in pensione – Milano
Francesca Zaltieri, docente, coordinatrice Italia Viva – Mantova
Stella Zaltieri Pirola, attrice e attivista ArciLesbica – Milano
Rita Zanutel, insegnante in pensione – San Donà in Piave
Irene Zappalà, assessora Pd Nova Milanese – Milano
Agnese Zappalà, giornalista – Milano
Sabina Zenobi, insegnante e attivista ArciLesbica – Milano
Alessandra Zoccante, impiegata – San Donà in Piave
(https://www.facebook.com/cambiareddlomofobia/, 12 aprile 2021)