di UdiPalermo
PAROLE PENSIERI CORPI PER LA PACE. Li stiamo portando in piazza ogni settimana dal 3 aprile scorso, da quando, a poche settimane dall’inizio della guerra in Ucraina, abbiamo iniziato un presidio permanente a Palermo. Ci incontriamo “alla Statua”, davanti al monumento ai caduti, un luogo simbolico per sottolineare la necessità di un cambiamento di sguardo volto a cancellare l’idea stessa del sacrificio patriottico, della dimensione di valore, di eroicità ad esso connessa ed evidenziare, invece, tutta la tragicità che la perdita di vite umane inevitabilmente comporta.
Lo spunto era arrivato dall’Unione Donne in Italia, noi di UDIPALERMO l’abbiamo rilanciato, coinvolgendo altre associazioni di donne palermitane (Le Rose Bianche – Donne CGIL – Coordinamento Donne ANPI – Emily – Donne Caffè filosofico Bonetti – Fidapa Palermo Felicissima – Il femminile è politico – #governodilei – Donne no Muos no war – CIF – Le Onde – Arcilesbica).
Ci ha mosse la volontà di sostenere le ragioni della pace e di denunciare il ricorso alla logica della guerra e della forza, in continuità con la estraneità storica delle donne alla guerra e con la loro opera di costruzione di civiltà basata su quei saperi che sostengono la vita e che non la distruggono. Una scelta fondata sull’esperienza e su quei “millenni di assenza dalla storia” che hanno consentito alle donne di spostare la politica su “un altro piano”.
“Fuori la guerra dalla storia” è lo slogan che abbiamo ripreso dal testo di Bertha von Suttner per caratterizzare fin dall’inizio il presidio nel segno dell’opposizione a tutte le guerre oggi in atto nel mondo, conflitti in gran parte ignorati o dimenticati, come ignorate e dimenticate sono le ragioni e le concretissime necessità umane di coloro che da quei conflitti fuggono.
Ogni settimana ci hanno fatto compagnia in piazza le parole di grandi scrittrici ma anche le immagini d’arte, le musiche e le danze di musiciste/i e di studenti delle scuole cittadine che hanno voluto condividere un pezzo del nostro percorso. In alcuni momenti particolari (il primo maggio, l’anniversario della strage di Capaci, la giornata dei/lle rifugiati/e, la giornata di mobilitazione di Europe for Peace) hanno accettato di essere insieme a noi in piazza anche personalità, donne e uomini di associazioni e gruppi laici e religiosi come noi impegnati a costruire comunità e solidarietà per la pace.
Così intendiamo andare avanti con il presidio, per continuare a dire che la militarizzazione non ferma le guerre, che la stessa solidarietà militarizzata con l’Ucraina è una terribile contraddizione mortifera; che la guerra e la distruzione non sono inevitabili e che la smilitarizzazione, la giustizia, l’uguaglianza e la cura, sono l’unica strategia che aiuterà a gettare semi di pace per l’Ucraina e per il mondo intero.
A partire da ottobre vorremmo allargare l’iniziativa coinvolgendo altre città con gruppi di donne – e di uomini – che condividono il nostro sentire sulla guerra.
Immaginiamo un presidio “fisico” itinerante: ogni settimana una “città” diversa si assumerebbe il compito di organizzare la presenza fisica in piazza, ma in collegamento con le altre tramite una diretta facebook.
Sarebbe un modo di estendere e dare nuovo impulso a questa azione politica che non richiederebbe un impegno costante, come è stato per noi finora, e che potrebbe invece essere diversificata ed arricchita di parole e pensieri nuovi. Ci state?
Le amiche della biblioteca delle donne UDIPALERMO
(UdiPalermo, 16 settembre 2022)