17 Giugno 2022
catania.italiani.it

Pomeriggio di bellezza a Catania: gli auspici per la città

di Angela Strano


Un incontro volto all’arricchimento e alla condivisione. Un’occasione per trascorrere momenti assieme e trattare temi importanti e contingenti. Domenica 12 giugno in piazza Federico di Svevia si è tenuto il ventesimo Pomeriggio di bellezza, tra colori, intrecci, cartelloni, discorsi rivolti all’amore per la città. Un evento organizzato dalla Città Felice e che ha visto la convergenza di diverse realtà, quelle integrate nel circuito La Ragnatela.

Chi ha partecipato

Nel corso dell’evento si sono espressi gli/le esponenti di vari contesti catanesi. Un flash mob durato circa due ore il quale ha consentito di esternare sia attraverso il dibattito, sia mediante una mostra di cartelloni e il canto. Una volontà che converge per gli “intrecci di pace”, questo il nome del pomeriggio di bellezza. Il principio secondo cui, attraverso la valorizzazione delle idee e, ancora più in profondità, mediante le buone pratiche, si volge alla pace e all’armonia. Introduce l’evento Anna Di Salvo, spiegando ciò che si vuol trasmettere attraverso i pomeriggi di bellezza succedutisi negli anni. C’è stato l’intervento di Mirella Clausi, la quale spiega come i centri storici, compreso quello catanese, rimangono espropriati dalla loro bellezza e storia, in quanto messi a reddito col pullulare dei locali. Mirella, inoltre, vivendo proprio nei pressi della piazza, afferma che gli abitanti del quartiere manifestano il loro amore per essa.

Segue il canto popolare siciliano di Domenica Galvagno del coro UnicaVuci. L’intervento di Oriana Cannavò del centro antiviolenza Penelope, con riferimento alla casa sociale per le donne vittime di violenza, inaugurata di recente presso il quartiere di san Cristoforo. Come spiega anche la mediatrice culturale Joyce, nella sede di Penelope si vuol portare avanti la solidarietà tra donne di varie etnie vittime di abusi che vivono il quartiere. Pertanto si organizzano laboratori di cucina, cucito (sartoria sociale), arte, italiano. L’intento è pure favorire l’integrazione di queste donne e il loro inserimento sociale.

Pomeriggio di bellezza: chi ha preso la parola

Si è espressa Brunilde Zisa per Emergency, evidenziando la misura in cui dalla cura del prossimo si può creare bellezza. Ella inoltre si riferisce alla differenza femminile come fonte di ricchezza, nonché celebra l’uguaglianza e la diversità, i diritti e l’accoglienza. Ancora Cinzia Colajanni, de La Ragnatela, che definisce la città come luogo di condivisione tra cittadini/e. Uno sguardo pure verso i senzatetto, per i quali la rete antiviolenza si sta mobilitando. Segue Giusy Milazzo, anche lei de La Ragnatela e di Sunia, in difesa delle famiglie sfrattate. Interventi di Chiara Petrelli, con riferimento alla nascita della Città Felice, circa trent’anni fa, e un buon auspicio per la politica delle donne, e di Maria Merlini. Questa propone l’agire e il pensare per contribuire a cambiare il circostante. 

Ancora Giolì Vindigni, del Comitato Apriamo il porto, indicandone il potenziale se questo venisse aperto, Eliana Rasera e Domenico Stimolo, con discorsi sulla pace e la pratica politica delle donne. In ultimo, tra gli interventi, quello di Salvatore Castro del Comitato Antico Corso, il quale evidenzia il graduale smantellamento del quartiere, tra la soppressione degli ospedali in centro e la sottrazione di spazi pubblici. Per opporsi a tale scempio occorre creare comunità, tra residenti e non in quartiere, questo lo scopo del Comitato.

Gli “Intrecci di pace”

Durante l’evento si sono intrecciate delle stoffe colorate, gesto dalla valenza simbolica. Il tema portante è la pace, aspetto espresso con la mostra di cartelloni sulle massime di donne contro la guerra. Figure femminili che hanno manifestato la loro contrarietà alle logiche militariste, fatte di morte e dominio. Da Rosa Luxemburg a Hannah Arendt, passando per Virginia Woolf e Dacia Maraini. Uno sguardo pure su Marija Gimbutas, archeologa che ha avanzato importanti scoperte sulle società matrilineari, disconoscenti la guerra. Queste e altre donne le quali, col loro potenziale, hanno posto una secca opposizione a tutte le campagne militari. 

Se non si dispongono degli strumenti per porre fine a una guerra, si può tendere alla pace con le innumerevoli sfaccettature del quotidiano. Questo anche attraverso un’altra concezione della città, a misura di esseri umani, animali, spazi verdi e ampi. Fare in modo che la città non sia espropriata per le logiche di profitto e a causa dell’inquinamento, in tutte le sue forme, ma vissuta. La Città Felice ha sempre teso a questo, creare spazi di condivisione e incoraggiare il confronto tra donne che si traduce in attività politica.

Il pomeriggio di bellezza del 12 giugno è stato un incontro tanto intenso quanto simbolico. Si è trattato di aspetti su cui occorre acquisire una maggior sensibilità, viste le istanze a livello locale e globale. Un evento, come quello dell’8 marzo 2022, richiamante il potenziale femminile.


(https://catania.italiani.it/, 17 giugno 2022)

Print Friendly, PDF & Email