10 Novembre 2023
ND/Noi donne

Quando “Un cuore che batte” sono due

di UDI Romana la Goccia e UDI Monteverde


Il 16 maggio scorso è stata presentata alla Corte Superiore di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo “Un cuore che batte”. Propone di aggiungere all’articolo 14 della legge 194 del 1978 il comma 1-bis che così recita «Il medico che effettua la visita che precede l’interruzione volontaria di gravidanza ai sensi della presente legge, è obbligato a far vedere, tramite esami strumentali, alla donna intenzionata ad abortire, il nascituro che porta in grembo e a farle ascoltare il battito cardiaco dello stesso».

I promotori antiabortisti tra cui “Ora et Labora, in Difesa della Vita” scrivono di averla inviata tramite Pec a tutti i comuni italiani, dunque, è una proposta di legge nazionale. […]

Siamo indignate per questa ennesima provocazione, un tentativo di rimessa in discussione della nostra autodeterminazione, e riteniamo una grave scorrettezza istituzionale il fatto che Enti locali come il VI Municipio di Roma stiano facendo propaganda per la raccolta di firme su proprie pagine Facebook o altrove. Continueremo ad aprire spazi di confronto e ci auguriamo che non si raggiungano le 50mila firme necessarie. Nello stesso tempo vigileremo affinché nei comuni d’Italia non compaiano come propaganda e invito alla firma manifesti come quelli più volte in passato ritirati in quanto ritenuti offensivi della dignità di noi donne e della nostra libera scelta.


(ND/Noi donne, 10 novembre 2023)

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