2 Gennaio 2022
il manifesto

Bergoglio: basta violenze contro le donne

di Luca Kocci


Violenza contro le donne, muri e fili spinati per respingere i migranti, guerre e spese per nuove armi, lavoro e istruzione per tutti. Nelle celebrazioni liturgiche per la fine del vecchio e l’inizio del nuovo anno, papa Francesco ha toccato una serie di punti dolenti del nostro presente, delineando quasi un’agenda per il 2022 da porre all’attenzione della politica.

«Le donne guardano il mondo non per sfruttarlo, ma perché abbia vita», ha detto ieri il pontefice durante l’omelia della messa, nella giornata in cui la liturgia cattolica festeggia Maria madre di Dio. E nell’anno in cui il bollettino dei femminicidi attesta che in Italia sono state uccise 116 donne, Bergoglio ha aggiunto: «Mentre le madri donano la vita e le donne custodiscono il mondo, diamoci da fare tutti per promuovere le madri e proteggere le donne. Quanta violenza c’è nei confronti delle donne! Basta! Ferire una donna è oltraggiare Dio, che da una donna ha preso l’umanità». All’Angelus invece, pronunciato come da tradizione dalla finestra dello studio che affaccia su piazza San Pietro, le donne evocate dal pontefice hanno assunto il volto delle persone migranti, «le giovani madri e i loro bambini in fuga da guerre e carestie o in attesa nei campi per i rifugiati».

C’è poi il tema del ruolo delle donne nella Chiesa: «la Chiesa è donna», ha ripetuto ieri papa Francesco durante l’omelia della messa, ma è evidente che su questo aspetto Roma è decisamente indietro rispetto ad altre confessioni cristiane, a cominciare da quelle riformate, dove le donne da tempo ricoprono ruoli apicali e decisionali. Anche se il 2022 si apre con una novità: una religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice (la congregazione femminile fondata da don Bosco), l’economista Alessandra Smerilli, dopo aver ricoperto l’incarico per qualche mese, è stata confermata segretaria ad interim del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, una sorta di ministero vaticano per la cooperazione internazionale. Il prefetto resta un uomo, il cardinale Michael Czerny (che subentra al cardinale Peter Turkson), ma è la prima volta di una donna ai vertici di un dicastero della Santa sede.


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(il manifesto, 2 gennaio 2022)

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