13 Luglio 2019
Corriere della Sera

L’infinita autopsia su Imane Fadil: l’ipotesi di una morte naturale

di Giuseppe Guastella


Imane Fadil sarebbe morta per cause naturali, probabilmente per una malattia violenta e fulminante che l’ha consumata in poco più di un mese tra atroci sofferenze. A quasi cinque mesi dalla morte della ex modella marocchina di 34 anni, che era indicata tra i testimoni del processo Ruby ter a Silvio Berlusconi, i primi risultati ancora del tutto parziali della lunga autopsia escluderebbero l’ipotesi di un avvelenamento.

Il lavoro dei periti nominati dai pubblici ministeri Luca Gaglio e Antonia Pavan, coordinati dall’aggiunta Tiziana Siciliano, cominciato il 16 marzo, è agli sgoccioli e dovrebbe concludersi la prossima settimana con il deposito delle conclusioni finali. Dovranno chiarire le cause del decesso della donna, che è avvenuto il primo marzo scorso nella clinica Humanitas di Rozzano dopo quasi un mese di ricovero durante il quale è stata sottoposta a innumerevoli esami che non sono riusciti a individuare una diagnosi precisa. Esclusa subito dopo la morte l’ipotesi che Imane Fadil sia stata uccisa da metalli radioattivi, un sospetto che aveva allarmato i magistrati al punto da rendere necessario l’intervento dei tecnici dei Vigili del fuoco e dell’Enea per schermare il corpo, i periti si sono concentrati su una malattia, forse una neoplasia, che potrebbe aver aggredito il midollo osseo e che potrebbe essere tra le cause principali del decesso. Un male che non era stato individuato nel ricovero.

Cadrebbe quindi l’ipotesi di omicidio volontario con la quale la Procura di Milano aveva aperto un fascicolo di indagine contro ignoti, e di conseguenza anche quella di un avvelenamento, indotto o accidentale, che, peraltro, era stata bocciata dagli esami tossicologici eseguiti poco prima della morte dal Centro Antiveleni di Pavia. Gli ultimi dubbi restavano sulla presenza di alcuni metalli pesanti nei residui dei campioni di sangue e di urine, ma bisogna attendere le conclusioni per capire come essa sia stata spiegata, anche perché su questo ci sarebbero ancora alcuni punti controversi tra gli esperti. La notizia di un decesso per cause naturali non stupisce il legale dei familiari di Imane Fadil, l’avvocato Mirko Mazzali: «Non ne sono sorpreso. Ora la famiglia attende di conoscere le cause esatte della morte e capire se qualcosa poteva essere fatta per salvare la vita di Imane alla quale, dopo tanta attesa, vogliono dara una pietosa sepoltura».


(Corriere della sera, 13 luglio 2019)


Un ricordo di Imane Fadil è stato letto da Marina Terragni in apertura del convegno femminista Cambio di Civiltà: arte, lavoro, politica delle donne (madri comprese), Milano 18 maggio 2019.

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