18 Luglio 2018
La Stampa

Quando una donna dice no

di Antonella Boralevi

Questa storia comincia a Brescia nel 2011. Continua a Torino nel 2017. E finisce con la sentenza 32462 della terza sezione penale della Cassazione. Racconta di una donna ubriaca che viene stuprata da due uomini di 50 anni. Prima dello stupro, ha cenato insieme a loro. Ha bevuto. Troppo. La Cassazione ha stabilito che lo stupro di gruppo c’è stato. Ma non con l’aggravante. Perché é riconosciuto che questa donna non poteva, avendo bevuto, prestare «valido consenso». Ma non ci sono prove che i due violentatori l’abbiano ubriacata. I due uomini infatti sostenevano che questa donna ha bevuto di sua volontà.

Da circa 30 anni, esiste negli Stati Uniti una tipologia di reato contro la persona che si chiama «date rape», appuntamento con lo stupro. Vieni violentata da chi conosci. Da un uomo con cui hai cenato. Da uno che credi amico. Dici no. Ma lui non si ferma. Non sappiamo se davvero la donna abbia bevuto versandosi il vino da sé. Ma sappiamo che questi due uomini non si sono fermati. Sappiamo che ogni appuntamento può diventare pericoloso. Che ogni comportamento quotidiano (uscire di casa, restare in casa…) per una donna può diventare pericoloso. Ma poi bisogna vivere. E stare in guardia. Finché gli uomini non si vergogneranno a non accettare un no. 

(La Stampa, 18 luglio 2018)

Print Friendly, PDF & Email