16 Aprile 2014
Corriere della Sera

Guerriere imperfette e scienziate

Le donne delle serie web

di Stefania Ulivi

 

Chiara coltiva la sua inesausta fiducia in un domani un po’ meno complicato del sudoku quotidiano tra famiglia, lavoro, amiche e fantasie di fuga. Lauren è stata stuprata da tre commilitoni del suo reparto e si batte per ottenere giustizia. Racey ha un nuovo lavoro e non ha intenzione di perdere il senso dell’umorismo nonostante le colleghe continuino a dirle che non deve sentirsi a disagio solo perché è l’unica nera del gruppo. Blue è una madre single e farebbe qualunque cosa per suo figlio. A patto che lui non scopra mai che cosa fa lei veramente. Sono passati solo otto anni da quando i frequentatori di YouTube fantasticavano sui brandelli della vita di Bree, che la sedicenne affidava a video diventati presto virali. Si trattava, in realtà, di fiction, una delle prime serie pensate per il web, lonelygirl15 . Anni in cui il web è passato da territorio di libera sperimentazione a terreno di caccia di talenti e intelligenze. Il luogo dove i grandi network e le case di produzione vanno a cercare nuovi autori e nuovi divi. Lasciando a loro l’onere dell’invenzione, nella speranza di godere poi degli onori. È (anche) un paese per donne il web, almeno quello americano. Lì è nato il regno di Felicia Day, la regina della cultura geek . Era un’attrice apprezzata, conosciuta per il ruolo di Vi in Buffy l’ammazzavampiri, poi si è inventata, quasi per scherzo, The Guild una serie nata dalla sua mania per il videogioco World of Warcraft. L’aveva pensata come episodio pilota per la tv. Per sua fortuna nessuna rete si dimostrò interessata. Su consiglio dell’amica e coproduttrice Kim Evey la girarono, con la regia di Jane Selle Morgan, per il web, facendosi finanziare dal pubblico attraverso PayPal. Oggi la sua Codex è venerata come una pioniera, e il suo canale su YouTube detta legge. Ancora più stellare la parabola di Lena Dunham, coccolatissima autrice, protagonista e regista di Girls che, tra le medaglie vanta, anche la benedizione di Nora Ephron. Si ritagliò il suo spazio nel 2009 sul web, con Delusional Downtown Divas. In molte le hanno seguite, e la galassia si è andata via via strutturando. Guerriere, cantanti, poliziotte, avvocate, madri, figlie, bandite, scienziate, nerd, bambine, cattive ragazze. Ce n’è per tutti i gusti e tutti gli orientamenti. Autoprodotte o con budget ormai impegnativi. Oggi il canale Wings, lanciato su YouTube nel 2012, come logo un profilo femminile, si rivolge a un pubblico fino pochi anni fa appannaggio delle reti tv. Titoli come Blue, Lauren, Paloma interpretati da attrici note: Jennifer Beals, Anna Paquin, Julia Stiles, America Ferrera. La differenza, da noi, l’ha fatta una mamma di 39 anni. La Chiara Guerrieri di Lucia Mascino frutto della fantasia da Ivan Cotroneo. Un’eroina contemporanea Una mamma imperfetta che, come altre creature del web, ha creato qualcosa che prima non c’era. Un’inedita collaborazione tra Indigo, Raifiction e il Corriere della Sera , un successo popolare per le due stagioni e il film, l’imminente lancio di un canale dedicato, e una comunità di fan che, in buona parte, non frequentava il web. Anche quella italiana è una galassia in continua evoluzione con gruppi e autori corteggiati da reti tv, festival e produttori. Ma ancora molto dominata da uomini. Di questo parleremo domani alle 18 al Teatro Franco Parenti con Francesca Cima (Indigo), Lucia Mascino, Silvia Novelli regista delle BadHOLE, Ivan Silvestrini, regista e sceneggiatore di «Stuck». In programma anche una web-maratona dei titoli più significativi. Un nuovo appuntamento de «Il tempo delle Donne» organizzato da La27ora-Corriere della Sera , Io Donna , Valore D e WE-Women for Expo. Che a fine settembre darà vita a una tre giorni sui temi delle donne contemporanee
(Corriere della Sera,16 aprile 2014)

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