29 Aprile 2022

Il cognome materno mi ha fatto sentire più a mio agio nel mondo

di Stefano Sarfati Nahmad


Nella sentenza della Corte costituzionale che stabilisce che è illegittimo dare automaticamente il cognome del padre ai figli, non ci vedo tanto un passo avanti nella lotta al patriarcato (forse che Luisa Muraro o Carla Lonzi sarebbero state donne più libere o migliori femministe col cognome materno?) e nemmeno mi appassiona il fatto che i genitori possano dare un cognome o l’altro. Quello che mi farebbe piacere, vedremo poi le leggi attuative, è che un figlio o una figlia a un certo punto possano scegliere di adottare un cognome o l’altro o entrambi (certo non più di due!) come a risignificare la propria presenza nel mondo. È questa la mia esperienza quando, dopo un lunghissimo iter conclusosi addirittura con un decreto del ministero di Grazia e Giustizia pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ho ottenuto la possibilità di aggiungere, anteponendolo, il cognome materno, era la fine degli anni Novanta. Figlio di genitori separati, sono stato cresciuto soprattutto da mia madre con un non piccolo aiuto di sua madre, mentre mio padre era diventato più un parente, uno zio, per la pochissima rilevanza che aveva per me, anzi spesso metteva addirittura degli ostacoli alla mia esistenza. Quando ho preso coscienza di questa cosa mi è venuto spontaneo di voler significare la riconoscenza per il ramo materno e nonostante fosse allora così difficile sono andato fino in fondo e posso dire che per me questa cosa ha fatto ordine simbolico.

Ecco, se fossi il legislatore, oltre a dare la possibilità a quei rompini dei genitori di scegliere il cognome che vogliono, renderei soprattutto disponibile ai maggiorenni la possibilità di scegliere liberamente tra i cognomi dei genitori.


(www.libreriadelledonne.it, 29 aprile 2022)


È interessante la narrazione dal punto di vista del giovane figlio maschio che lotta perché venga affermata la sua riconoscenza per la madre e il ramo materno della sua famiglia. Tuttavia, ci pare che Stefano Sarfati dimentichi un fatto essenziale: il diritto fa parte dell’ordine simbolico ed è importante che la rivoluzione simbolica delle donne vi trovi un’iscrizione. L’automatismo del cognome paterno è un’altra colonna del patriarcato già in macerie che è crollata.
(La redazione del sito della Libreria delle donne)

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