13 Novembre 2015

In ricordo di Adele Cambria

di Laura Modini
Quando la morte ci priva di una persona, nella mente si scatenano i ricordi, i grazie non detti, gli errori ma anche gli arricchimenti: insomma un sommovimento di sentimenti. Ecco, ora ricordo perfettamente che ad Adele Cambria devo il mio risveglio dal sonno della fascinazione del pensiero marxista e politico degli anni ’70. Leggevo allora con avidità i Grundrisse di Marx e i Quaderni dal carcere di Gramsci, loro davano le parole al mio desiderio di politica. Poi un libro titolato Amore come rivoluzione del 1076 prima, e poi In principio era Marx del 1978, letti con grande curiosità mi aprirono un mondo di domande e fu l’inizio della mia personale scoperta della differenza fra donna e uomo nella politica ma non solo. Già avevo letto e stavo raccogliendo tutti i numeri della rivista “Effe” che Adele fondò e dove scoprii tra le tante cose il cinema delle donne.
Probabilmente fu da lì che iniziò il mio lungo percorso (ancora in essere) alla ricerca del mio essere donna. GRAZIE ADELE, un grazie che da subito sentii per te già da allora.

 

(www.libreriadelledonne.it 6/11/2015)

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