16 Settembre 2013

La politica in bici

di Serena Fuart

Ci sono davvero molti modi originali e creativi di fare politica. Uno per esempio l’ho scoperto questa primavera ed è fare politica andando in bici.

Vorrei raccontare la mia esperienza all’iniziativa Dike on bike, ovvero lesbiche in bici, promossa da ArciLesbica Il Riparo Padova e ArciLesbica Treviso in collaborazione con il Comitato Vicenza Pride e l’Associazione Pianeta Cuore, che ha avuto luogo il 14 e il 15 giugno.

Ho partecipato a questa esperienza con molta curiosità e sono rimasta davvero entusiasta di questa originale invenzione di fare politica.

L’iniziativa prevedeva due giorni in bici. Ogni bicicletta portava un cartello con scritto Dike on bike nella parte anteriore. Tutte le partecipanti inoltre indossavano una maglietta viola con la stessa scritta. Un modo per rendersi visibili e dire al mondo “ci siamo”. Il percorso partiva venerdì da Treviso per arrivare a Padova in serata (62 km). Si pernottava lì e il giorno successivo si pedalava da Padova a Vicenza (48 km) con arrivo al Gay Pride che aveva luogo il 15 giugno, sabato pomeriggio.

I percorsi non erano su piste ciclabili ma su strade provinciali in modo che più persone possibile potessero vederci. Univamo il piacere della bici, del pedalare, del fare sport, a una causa politica molto importante per Arcilesbica che è la visibilità. Inoltre avevamo la possibilità di conoscerci e intrecciare nuove relazioni in quanto le partecipanti provenivano da città diverse del nord Italia.

Ma il tutto non solo per la visibilità.  In quel periodo un’esponente della Lega Nord, una donna, aveva fatto delle dichiarazioni sessiste e razziste nei confronti della ministra Kyenge. Mentre eravamo in una delle nostre soste alcune donne di Arcilesbica ragionavano su una risposta da dare a tali affermazioni. Ebbene l’ispirazione non è arrivata durante la sosta ma nel corso della successiva pedalata. Infatti, fermate di nuovo, una di noi comunicò quello che aveva pensato: un comunicato stampa in cui, oltre a rispondere a tono alla leghista, si dedicava il nostro Pride alla ministra Kyenge. Pedalare quindi è stata fonte di ispirazione!

L’iniziativa di Arcilesbica è stata per me illuminante perché è la dimostrazione di un modo originale e creativo di fare politica.

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