3 Febbraio 2015
il Manifesto

Le donne di Grecia e noi

di Antonietta Lelario (Circolo La Merlettaia di Foggia)

«Il padre di questa vittoria è solo Tsipras» sostiene Dimitri Deliolanes sul Manifesto di lunedì. E il Manifesto glielo pubblica con grande rilievo. Ahi, la cecità degli uomini che non vedono le madri! Ahi, la stupidità di essere orgogliosi di questo! A me invece, per spiegarmi il radicamento di Syriza, è subito venuta in mente la lezione delle donne afghane di RAWA che in piena guerra organizzano nei campi profughi distribuzione di abiti e alimenti, sostegno medico e corsi di studio per le bambine; nel frattempo nutrono un pensiero e un discorso di cambiamento culturale e politico radicale: sostenere per esempio fra gli islamici la necessità di uno stato laico! Mi è venuta in mente la commistione attivata in questi anni e nel nostro paese, da parte di tante donne e di alcuni uomini, fra associazionismo e politica che ha permesso la tenuta del tessuto sociale e la sperimentazione di nuove forme di economia.

Penso concretamente alla relazione realizzata a Foggia fra il Circolo la Merlettaia e Solidaunia, Libera, Cicloamici, UBIK, la rete della conoscenza.

Insomma è politicamente povero non vedere che ciò che avviene di nuovo è frutto di un cambiamento simbolico a cui lavoriamo in tanti, soprattutto le donne che lo perseguono scientemente, o è ripetizione più o meno camuffata del vecchio.

(il manifesto, 29 gennaio 2014).

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