29 Marzo 2013
www.inchiestaonline.it

Lettera di Hebe de Bonafini al Papa Francesco

La Plata, 21 marzo 2013

(tradotta da Letizia Bianchi)

 

Al Papa Francisco,

Mi permetta di rivolgermi a lei come Don Francisco, al Francisco che ho scoperto adesso. Anche mio padre si chiamava Francisco ed era un santo lavoratore con le mani piene di calli dal tanto lavorare per mantenerci. Don Francisco non sapeva del suo lavoro pastorale, sapeva solo che il massimo esponente della chiesa argentina abitava nella cattedrale, quella cattedrale che quando noi Madri marciando vi passavamo davanti, cantavamo: «Voi avete taciuto quando ce li hanno portati via».

Oggi, davanti alla mia sorpresa, sento molti compagni parlare del suo impegno e del suo lavoro nelle baraccopoli. Ne sono infinitamente contenta e sento che c’è speranza di un mutamento in Vaticano. Abbiamo sofferto tanto in questa America Latina che oggi si alza in piedi grazie ai suoi dirigenti. Ho sentito che è possibile che beatifichiate il Padre Murias.

Per questo motivo oso mandarvi una lista di sacerdoti e vescovi del Terzo Mondo scomparsi e assassinati per sollecitarla che, come le Madri di Piazza di Mayo chiediamo per tutti, lei, come atto di solidarietà, li ricordi a tutti per il loro impegno nella lotta per la patria.

Ancora la sollecito, dal più profondo del mio cuore, di non lottare per una chiesa per i poveri: si unisca a coloro che in questo mondo ingiusto lottano perché cessi la povertà e perché prima o poi l’uguaglianza sia una realtà così da arrivare a vivere in un mondo di bambini felici e sorridenti. Basta con i bambini scalzi e con un enorme pancino. Nella nostra Grande Patria Latinoamericana di San Martin e Bolivar, in migliaia hanno dato la vita per arrivare a sradicare la povertà, cosa che, assieme alla educazione e al lavoro, è stato il grande sogno dei nostri figli scomparsi.

Grazie Don Francisco e quando si troverà con il Papa in Vaticano gli dica della mia richiesta, che è quella di milioni di Madri. Grazie per aver letto la lettera di una Madre a cui hanno strappato tutta la famiglia e che, assieme a mia figlia e a molte Madri della Associazione Madres de Plaza de Mayo, continua a lottare da 36 anni per una Patria, libera, giusta e sovrana.

Un abbraccio rispettoso,

Hebe de Bonafini, Presidente della Associazione Madres de Plaza de Mayo.

 

Letizia Bianchi, che ha tradotto questa lettera, è la docente del Dipartimento di scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna che ha scritto e letto le motivazioni alla laurea honoris causa data alla Madres de Plaza de Mayo e ad Hebe Bonafini dall’Università di Bologna il 17 ottobre 2007. Questo testo è stato riprodotto in appendice al testo di Hebe de Bonafini: A Papa Francesco dico solo “Amen” pubblicato su www.inchiestaonline.it del 14 marzo sezione “Culture e Religioni”.

Print Friendly, PDF & Email