25 Novembre 2014

Presentazione di un progetto che cerca un nome proprio e l’aiuto di persone amiche

 

Siamo Ilaria Durigon e Chiara Melloni, due amiche da anni impegnate politicamente, impegno che ci ha viste attive in varie occasioni e sul web nel blog ‘Femminile Plurale’. Molte ci conoscono di persona perché in questi anni abbiamo girato parecchio. Così abbiamo potuto fare esperienza di quanto sia importante avere degli spazi di ospitalità, dei punti di riferimento. E da circa un anno e mezzo lavoriamo per realizzare il progetto di un ‘luogo’ dove mettere a frutto ciò che abbiamo imparato dalla politica delle donne. Che è, anzitutto, un modo di stare insieme che non abbiamo mai trovato altrove.

Ciò che ci permetterà di farlo, abbiamo pensato che potrebbe essere una libreria. Ecco il nostro progetto: una Libreria delle donne nel centro di Padova. La nostra città è Padova, qui abbiamo studiato, amato, lavorato, ci siamo incontrate. È qui che vorremo dar vita alla grande ‘impresa’ che desideriamo intraprendere..

Ve la descriviamo affinché anche voi possiate vedere, con il lavoro fatto, anche quello che resta da fare, e immaginarla realizzata ancor prima che lo sia. E’ una srl di cui le socie sono Ilaria Durigon e Chiara Melloni, e una dipendente part-time, facente parte di Femminile Plurale, Laura Capuzzo. Abbiamo trovato il credito bancario, da completare con una raccolta fondi. L’immobile prescelto è nel centro storico di Padova, una città non grande ma ricca di potenzialità politiche e culturali. Si trova precisamente in una via di grande passaggio, pur essendo non molto ampia. E’ un punto di snodo tra il centro e una bellissima zona residenziale, abitata da studenti, famiglie e con negozi e bar che d’estate si affollano di persone e d’iniziative di ogni genere. Poco più avanti, c’é la facoltà di lettere e filosofia e in parte una sede di scienze delle formazione…il posto ideale! L’immobile è un piccolo gioiello con pavimento in legno e due vetrine molto ampie. E’ suddiviso in due spazi, uno dei quali rialzato, cosa che ci permetterà di tenere distinti i vari settori: sotto, ovvero sul piano strada, letteratura, poesia e arte, solo femminile, e sopra una sezione di saggistica dedicata agli studi di genere, manualistica e una parte destinata alla sessualità…

Mettere radici nello spazio è condizione necessaria per mettere radici nel tempo. Si ha una radice, ci insegna Simone Weil, quando si partecipa ad una collettività che conserva ‘i tesori del passato e i presentimenti del futuro’. Noi due, quelle/i che ci sostengono e il nostro stesso progetto, siamo proprio lì, nell’intersezione tra ieri, oggi e domani. Ci siamo rese conto che il femminismo, specialmente in Italia, è stato e rimane un movimento ricco di esperienze e di idee. Con la libreria vorremmo ‘prenderci cura’ di questo passato, non solo conservarlo come fanno le biblioteche e gli archivi (che pure ci vogliono), vorremmo trasmetterlo, diffonderlo, metterlo ‘in discussione’, ovvero renderlo presente nei nostri discorsi. Il senso di ciò non sta quindi nella mera trasmissione culturale di un passato, ma nella comprensione di ciò che è stato detto, fatto e pensato, e così ‘mettere radici’ nel presente, dando però consistenza ai presentimenti del futuro. Vorremmo quindi ‘prenderci cura’ del futuro e creare un luogo d’incontro con la porta aperta verso ciò che sarà o potrà essere. Senza esclusioni. La immaginiamo come luogo di ospitalità per le relazioni che già abbiamo intessuto e come luogo di nascita di nuovi rapporti, di nuove reti da tessere, di nuovi pensieri, di nuove eredità da lasciare.

L’ambiente sarà quello che risulterà dal lavoro che stiamo facendo e al quale ti chiediamo di interessarti. Leggere è bello e anche divertente: sarà un ambiente gioioso. Scambiare idee, farsi conoscere e fare conoscenze nuove, é vita che riparte: sarà un ambiente accogliente… Vedremo. Comunque, sarà un posto dove non solo sia possibile imparare qualcosa di nuovo, ma in cui si stia bene. Perché, e questo lo abbiamo imparato dal vivo, ciò che le donne hanno costruito sia politicamente sia culturalmente, ci ha rese non solo persone migliori ma anche più felici.

La Libreria è in cerca del suo nome, quello che avevamo trovato non ha incontrato il gusto di altre. Aspettiamo proposte. E aiuto economico. La cifra che ci manca per dare vita al nostro progetto è di 15.000 Euro.

Se volete contribuire anche voi, questi sono i dati per il bonifico:

 

Miras srl – Iban: IT92C 03104 03227 000000820660.

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