Clara J. e Luisa M. suggeriscono per il tempo presente questo pensiero di Annarosa Buttarelli:
Se il nostro protagonismo si riducesse a un computo numerico e percentuale, faremmo un madornale errore. Avremmo promosso la vittoria della quantità e non della qualità, avremmo dimenticato l’insegnamento della sovranità femminile, che nella storia è sempre stata testimone della priorità della sostanza qualitativa di ciò che si fa e di ciò che si desidera essere. Dunque, bisogna riguadagnare sempre la differenza femminile, riascoltarla in ciò che sentiamo e in ciò che ci attraversa, ripensarla e riallacciarla alle vicende dei popoli tramite quella che si può chiamare scienza della vita quotidiana, conservata fino a oggi dalle donne
(Sovrane. L’autorità femminile al governo, 2° ed., il Saggiatore, 2017, pag. 14).
(www.libreriadelledonne.it, 9 maggio 2020)