29 Gennaio 2016
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Concetta Modica – Quel che resta

a cura di Francesca Pasini


Al terzo appuntamento di La Quarta Vetrina alla Libreria delle donne di Milano, Concetta Modica presenta un lavoro realizzato con fili di lana avanzati da opere precedenti.

 

Concetta Modica realizza per la vetrina della libreria un’opera col filo di lana, rimasto da opere precedenti.

Nel 2001, da poco arrivata a Milano dalla Sicilia, alla Gamec di Bergamo, con i fili della coperta della nonna che aveva disfatto, crea un paesaggio astratto, multicolore, nel quale si poteva entrare. Fili che ha poi usato per altre opere, alcune in collaborazione con altri artisti. Pensava di aver chiuso quel ciclo. I molti fili che ha “visto” collegare parole e pensieri negli incontri in Libreria, le hanno fatto scegliere di usare Quel che resta per la vetrina e il dialogo che verrà.

Così ha ricamato su un lenzuolo i segni che normalmente si fanno per contare, ad esempio i voti, quattro linee orizzontali e una verticale e si ottiene un insieme di cinque per un conteggio tempestivo. Ma è anche segno del tempo che passa.

L’immagine è aperta e molto attraente. Gli spunti di lettura sono tantissimi. La cultura artigianale. Il rapporto con il materno (la nonna) e il desiderio di promuoverlo tra donne e uomini. Il dubbio di non poter mai dire quando l’opera è conclusa. Il dialogo come sistema di fili da disfare, per allentare i nodi, sciogliere i punti non scorrevoli e avere ancora altro filo da tessere.

A quest’opera, posta sul fronte della vetrina, Concetta Modica aggiunge sul retro, dove il fili pendono dal ricamo in un intrico “naturale”, una scultura composita.

Di nuovo il nodo è Quel che resta, dal passato o da altrove, come la mano in gesso trovata da un marmista, che impugna il trespolo su cui sono appoggiati tre suoi libri di foglie. Sono foglie cadute, che trova e conserva tra le pagine, colorando i tratti mancanti, gli sgretolamenti. Ritesse la loro vita e le sposta nei libri: i nostri compagni di viaggio dal passato al presente. Alla base del trespolo, in un sasso spaccato a metà ha premuto altri fili colorati. Saranno gli ultimi?

Probabilmente, ma altri ne verranno lavorati e disfatti, durante il dialogo dell’inaugurazione. È questo il lavoro che la Libreria delle donne di Milano compie da oltre quarantanni.
dal 23 gennaio 2016
Concetta Modica. Quel che resta
a cura di Francesca Pasini

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