4 Giugno 2014
il Quotidiano della Calabria

Risposta di un cattolico a Franca Fortunato

di Luigi Mariano Guzzo

 

RISPOSTA DI LUIGI MARIANO GUZZO A FRANCA FORTUNATO PUBBLICATA SU IL QUOTIDIANO DELLA CALABRIA IL 04.06.2014 ECCO DOVE SONO I CATTOLICI

È PUNGENTE la domanda con la quale Franca Fortunato dà l’incipit alla riflessione di ieri su Il Quotidiano della Calabria: “Dove stanno i cattolici in questa città”.

Un interrogativo più che legittimo. L’ordinanza del sindaco sul “divieto di esercitare attività dedita all’accattonaggio”, dello scorso 16 maggio, “grida” giustizia dinnanzi al Vangelo. A quel Vangelo che, per l’appunto, propone la salvezza a chi guarda al prossimo in difficoltà, affamato, in carcere, con gli occhi di chi si trova faccia a faccia con Dio; perché “qualunque cosa abbiate fatto al più piccolo di questi miei fratelli lo avrete fatto a me”, insegna il Rabbi di Nazareth. D’altronde lo stesso Gesù dai farisei del tempo era visto quasi come un questuante. E se oggi Egli abitasse i marciapiedi della nostra città, come duemila anni fa ha abitato i marciapiedi della Galilea e della Giudea, sarebbe stato certamente anch’egli colpito con i suoi discepoli dall’ordinanza del nostro primo cittadino. Il cristiano deve sempre ricordare a se stesso e agli altri che non i riti, non la morale, non i libri di teologia, ma i poveri, solo e soltanto loro, sono il cuore del messaggio evangelico: ce l’ha detto anche quest’anno il nostro arcivescovo monsignore Vincenzo Bertolone, con una lettera pastorale dedicata proprio alle opere di misericordia. Lo stesso Pastore ha pure provveduto alla promozione di un fondo sociale per l’aiuto alle persone indigenti denominato “Boccone del Povero”. Una storia che si ripete. È dagli inizi dell’esperienza unitaria che in Italia si tenta di frenare il fenomeno dell’accattonaggio a colpi di interventi autoritativi.

Le ragioni addotte si susseguono, dall’ordine pubblico alla tutela della salute, fino all’arredo urbano. Senza pensare però che in tal modo si mette soltanto la polvere sotto il tappeto, laddove invece sarebbe meglio promuovere politiche economiche e sociali sul lavoro, sulla famiglia e sulla previdenza. Se la Costituzione italiana, nel suo articolo 2, parla di “doveri inderogabili di solidarietà sociale”, il principio solidarista funzionalizza l’intero ordinamento giuridico; e basta questo per fare apparire l’ordinanza “anti-accattonaggio” non soltanto contraria al Vangelo, ma, ancor di più per quello che interessa la società civile, contraria ai principi fondamentali della Costituzione italiana. Con la crisi economica in atto dal 2008, anche a Catanzaro è aumentata e aumenta la povertà. La gente perde il lavoro, va a finire in cassa integrazione, non ha i soldi per sostenere sé e la famiglia. Il divieto di chiedere l’elemosina pesa come un macigno su tanti che non sanno come tirare a campare; quando purtroppo la povertà di molti, anche nel Sud Italia, è il prezzo della ricchezza di pochi.

Dove sono i cattolici? Si domandava ieri Franca Fortunato. Alcuni sono tra le cucine delle mense dei poveri a preparare un pasto caldo a quanti bussano alle porte delle chiese, altri sono a distribuire viveri al banco alimentare, altri ancora a dare una mano nei centri di ristoro e di accoglienza. C’è pure chi – come Franco Cimino – su queste stesse colonne ha avuto il coraggio di urlare la sua indignazione. Ma è vero, molti altri cattolici mancano all’appello. È altrettanto fuori discussione che la Chiesa, che a me appartiene, deve stare ai margini delle strade tra i poveri, per condividere con loro ansietà, difficoltà e problemi, così come mostra tutti i giorni la sensibilità pastorale di papa Francesco. Perché è tra i poveri che noi cristiani troviamo il nostro Dio. Tra gli ultimi, senza vergogna, con il Vangelo in mano, ci dovremmo sentire davvero tutti accattoni. Intanto, ieri come avantieri, ho donato qualche euro a degli amici che mi hanno teso la mano su Corso Mazzini. Ho forse favorito una condotta illecita? Ditemi voi se questa è disobbedienza civile o giustizia sociale… io, da uomo e da cristiano, ho già la mia risposta.

(il Quotidiano della Calabria, 4 Giugno 2014)

Articolo di Franca Fortunato:

https://www.libreriadelledonne.it/i-poveri-non-si-combattono-la-poverta-si/

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