di Serena Fuart
Il femminismo si propaga come un virus, ha detto Luisa Muraro nel corso dell’incontro Femminismo tremendamente vivo il 31 gennaio 2015 alla Libreria delle donne.
È vero, si insinua negli ambienti di lavoro, nelle nostre vite, nelle nostre relazioni, case, aperitivi, nelle cene galanti, nelle palestre, in amore, ovunque insomma.
Si propaga con le relazioni politiche e virtuose che il movimento delle donne ha sempre valorizzato, con gli spostamenti simbolici dovuti ai tanti scritti femministi che si trovano in rete, sui social, sui media che molto, ma molto spesso, anche inconsapevolmente, favoriscono in chi legge un processo trasformativo verso la libertà.
Il femminismo ha cambiato la mia vita sotto tanti ma tanti aspetti. Dal 2002 frequento la Libreria delle donne e dal 2004 mi occupo della redazione della newsletter. Per me è un lavoro politico importante che mi ha dato tanto, un lavoro non solo divulgativo ma trasformativo mio e per le altre, gli altri ed è un lavoro che crea contagio: mi permette di spaziare tra tutti gli articoli del sito cercando nuove invenzioni per me e per le altre altri. Spaziare sì ma senza disperdermi, perché devo trovar il punto del testo che invoglia a leggere l’articolo completo cercando, attraverso poche parole, di suscitare curiosità e stimolare il processo di trasformazione. È un lavoro che mi permette inoltre relazioni virtuali con tutta Italia e anche fuori, e non solo virtuali, perché ogni giovedì partecipo alla redazione “carnale” del sito con cui mi confronto faccia a faccia.
Un lavoro quindi di ricerca, invenzione per trasformare trasformarmi e contagiare chiunque abbia desiderio di libertà.
(www.libreriadelledonne.it,15/4/2014)