2 Ottobre 2015

Sul caso di Martina Levato

di Eleonora Cimbro

 

Buongiorno, intervengo anch’io nel dibattito su Martina Levato che ha avuto luogo sul vostro sito: come deputata di Bollate, ho seguito con particolare attenzione il suo caso. La vicenda è notissima: nondimeno, si è ritenuto doveroso sottolinearne e raccontarne gli aspetti più gravi attraverso un’interrogazione ai ministri della giustizia e degli interni; riportando l’attenzione sulla questione principale, il benessere e i diritti relazionali del bambino, spesso dimenticato nell’acceso dibattito delle ultime settimane, focalizzato sulla sola figura materna. Diritti per i quali possiamo richiamarci, oltre che al nostro Ordinamento, all’articolo 3 della Convenzione dei Diritti del Fanciullo (New York 1991), e che non pare siano stati sufficientemente considerati; così come non sembra siano stati adeguatamente valutati gli aspetti di natura prettamente psicologica del caso.

Siamo tutti convinti che chi sbaglia debba pagare, ma l’accanimento mediatico nei confronti di Martina Levato e della sua capacità di essere madre, nonché i diritti negati al piccolo Achille, non possono lasciarci indifferenti. Il piccolo Achille ha diritto ad avere una famiglia, l’affetto della madre e dei suoi nonni, stimati professori di Bollate, che molti hanno avuto modo di conoscere in questi anni, per la loro attività sul nostro territorio.

 

Nel testo dell’atto, al quale vi rimando, e che potrete trovare agilmente sul mio sito (www.eleonoracimbro.it), vengono elencati una lunga serie di pareri psichiatrici e psicologici sulla vicenda, e interventi di svariate associazioni; nell’interrogazione, si chiede infine quale sia l’orientamento dei ministri interrogati in merito alla vicenda, che ha visto coinvolti i diritti di un minore e di una madre, e quali iniziative intendano assumere sul piano normativo al fine di prevenire il ripetersi in futuro di casi analoghi; per garantire altresì il diritto di ogni donna a una gravidanza dignitosa, in luoghi consoni.


(www.libreriadelledonne.it, 2 ottobre 2015)

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