19 Giugno 2015
27esimaora.corriere.it,

Tra Alda Merini e le superoine. Un festival per i fumetti fatti dalle donne

di Stefania Ulivi

Si chiama Silvia Rocchi, è pisana, ha 29 anni, i fumetti ha iniziato a amarli da bambina, ha continuato a divorarli (e disegnarli) da ragazza, poi da grande, dopo studi di pittura e illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Firenze e Bologna, ha iniziato  a fare sul serio. Di recente ha pubblicato Il segreto di Majorana (Rizzoli editore), sceneggiato da Francesca Riccioni. Prima c’erano stati Ci sono notti che non accadono mai dedicata alla poetessa Alda Merini e L’esistenza delle formiche, su Tiziano Terzani (pubblicati da Beccogiallo). È una delle animatrici del festival che si apre a Roma il 18 giugno, Bande de femmes, alla libreria delle donne Tuba. Quattro giorni di chiacchiere, incontri, live painting e molto altro su fumetti, graphic novel e illustrazioni. Non tutti realizzati da donne (tra gli ospiti ci sono anche autori come  Tuono Pettinato, al secolo Andrea Paggiaro e Zerocalcare, ormai una comic-star).

L’intenzione è dare spazio soprattutto alla capacità del fumetto di raccontare vite vissute.

Silvia Rocchi si è misurata più di una volta con le vite degli altri.

«Il fumetto offre una grande libertà  ti permette di raccontare le vite degli altri mettendoci dentro anche un po’ di te. Lo trovo un mezzo espressivo unico, capace di arrivare a tutti».

Negli anni ha notato il continuo aumento di autrici. «Un tempo c’era la separazione convenzionale: maggioranza di donne nell’illustrazione, il fumetto dominato dagli uomini. Non è più così, i confini sono meno netti». E, pur in un campo di creazione artistico necessariamente solitario, aumentano gli incontri e le collaborazioni. Come quella che il gruppo La trama, di cui fa parte insieme a Alice Milani, Viola Niccolai e Francesca Lazzarini, realizza da anni. Storie di coppie. La storie degli altri e anche un po’ le loro. Le hanno chiamate Coppie miste.

«Lavoriamo insieme dal 2009, all’inizio per fare rete, ora con idee e obiettivi più precisi. Ci autoproduciamo una sola uscita all’anno, tra il fumetto e il libro d’artista. Non ci diamo limiti. La collana si chiama Coppie miste, perché sono albi di 30 pagine realizzati insieme ad altri autori. Ogni anno un macrotema, il primo fu irrequietezza e tranquillità. Storie di coppie che parlano di coppie, non necessariamente unite dall’amore. Per la prossima uscita lavoreremo tutti insieme, una settimana nelle stessa casa». Coppie miste, appunto.

Il festival, racconta, è una grande occasione di incontro con il pubblico, innanzitutto. Che, dice, ti dà la misura di ciò che ha i fatto. E tra autori. Ci saranno, per esempio, sabato, due redazioni a confronto «per ragionare insieme su femminismo a fumetti e femminismo nei fumetti». Aspirina rivista acetilsatirica incontrerà DWF a moderare sarà Viola Lo Moro di Tuba. E si proverà a rispondere, con l’occhio ai modelli che influenzano l’immaginario delle donne  e quello LGBT a una domanda che ne contiene tante altre. Supereroine: a che punto siamo?

L’APPUNTAMENTO
Silvia Rocchi con Laura Scarpa, Lucia Biagi, Paolina Baruchello, Tuono Pettinato (al secolo Andrea Paggiaro) e Zerocalcare sono tra gli ospiti di Bande des femmes. Dal 18 al 21 giugno la seconda edizione, alla Libreria delle donne Tuba di Roma (via del Pigneto 39/a, 06-70399437) del festival di fumetti, graphic novel e illustrazioni.
Quattro giorni di mostre itineranti, incontri, musica, dedicati al disegno: «Perché — raccontano le animatrici della libreria — siamo convinte che le storie illustrate e i fumetti di donne e uomini siano capaci di raccontare con immediatezza a tutte e tutti le vicende umane. Con uno sguardo privilegiato alle donne che è il segno che caratterizza la nostra libreria»

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