9 Agosto 2019
la Repubblica

Uccise a 16 anni il suo aguzzino. Pena cancellata, Cyntoia è libera

di Anna Lombardi


Per lei si sono mobilitate molte star dopo lo scandalo Weinstein


New York – La ragazza con le treccine che quindici anni fa aveva commosso l’America, condannata all’ergastolo da giudici impietosi, è libera. Cyntoia Brown è uscita mercoledì dal carcere.

La giovane, costretta a prostituirsi a sedici anni, uccise un cliente e fu condannata come un’adulta all’ergastolo: ora ha chiuso alle sue spalle la porta dalla Tennessee Prison for Women dove ha trascorso quindici anni, metà della sua vita.

Sull’onda dello scandalo del produttore cinematografico Harvey Weinstein, decine di star americane si sono battute per lei, da Rihanna a Kim Kardashian, chiedendo la revisione del processo per l’assassinio di Johnny Mitchell Allen, 43 anni.

Ammazzato per legittima difesa, diceva lei: «Aveva la casa piena di armi, pensavo volesse spararmi». Per derubarlo, dissero i giudici: si portò via due fucili e il portafogli.

Caduta giovanissima nelle mani dei trafficanti di sesso, Cyntoia aveva già una storia di soprusi sessuali lunga tre generazioni. Ma lo stato del Tennessee la condannò ugualmente al massimo della pena. I giudici non furono per niente inteneriti della ragazzina con le treccine, resa celebre da una foto scattata durante il processo.

Nel 2011 il regista Daniel Birman dedicò un documentario alla sua storia, facendola uscire dal buio. Un film durissimo, dove lei stessa raccontava gli abusi subiti.

Fece molto scalpore: tanto che i legislatori cambiarono la legge del Tennessee stabilendo che l’imputazione di prostituzione poteva essere formulata solo per le maggiorenni. Non diedero però validità retroattiva e Brown rimase in carcere. Dov’è diventata una studentessa modello: si è laureata, imponendosi come riferimento delle altre carcerate.

A darle clemenza, lo scorso gennaio, è stato l’allora governatore del Tennessee, il repubblicano Bill Haslam: «La trasformazione va premiata con la speranza», disse.

Lei intanto si è perfino sposata. Il 15 ottobre pubblicherà il suo primo libro: si intitola Free Cyntoia: My Search for Redemption in the American Prison System, la mia ricerca di redenzione nel sistema carcerario americano.


(la Repubblica, 9 agosto 2019)

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