23 Ottobre 2020

«Un gesto trasformativo e trasgressivo». In ricordo di Lea Vergine

di Marta Equi


Martedì 20 ottobre è mancata la curatrice e critica d’arte Lea Vergine.

La celebrano rendendo conto del suo ricco e articolato percorso professionale Art Tribune e molte altre testate dedicate all’arte, e non solo. [1]

Personalmente la associo ad un progetto importante per la storia della Libreria delle Donne di Milano, che è particolarmente interessante perché fa luce sulla relazione originaria tra politica della Libreria e pratiche artistiche, che prosegue fino ad oggi con le attività della Quarta Vetrina.

A Lea Vergine dobbiamo la mostra «L’Altra Metà dell’Avanguardia 1910-1940», tenutasi a Palazzo Reale nel 1980 e dedicata a rivelare il lavoro delle artiste nei movimenti di avanguardia. Quella mostra fondamentale, «un taglio simbolico per le donne nella storia dell’arte» scrive Lia Cigarini [2], fu ispirata dai progetti e dalle riflessioni che la curatrice incontrò alla Libreria delle Donne di Milano, come racconta lei stessa in un’intervista. [3] Vergine curò infatti la «Cartella delle Artiste» (1975) con opere di Carla Accardi, Mirella Bentivoglio, Valentina Berardinone, Tomaso Binga, Nilde Carabba, Dadamaino, Amalia del Ponte, Grazia Varisco, Nanda Vigo.

La cartella fu pensata non solo come «momento di solidarietà verso il movimento delle donne e in particolare verso la Libreria delle donne», come scrivono le artiste coinvolte (la Libreria nacque infatti anche grazie al sostegno di questa iniziativa), ma anche come gesto dal potenziale trasformativo e trasgressivo rispetto alle logiche del mercato dell’arte, proponendo prezzi politici e logiche distributive alternative ai canali tradizionali. «È un piccolo inizio» – concludono le artiste nel comunicato del ’75 – «Altre donne compiono altre azioni, inventano altri gesti. Un giorno tutti questi gesti si potranno incontrare.» [4]

Ancora una volta, il femminismo delle origini mi trasmette energia, voglia di inventare, e di trasgredire.


(www.libreriadelledonne.it, 21 ottobre 2020)


[1] Per esempio: Nicoletta Spolini, Addio a Lea Vergine, critica d’arte, moglie di Enzo Mari. Vogue, 20 ottobre 2020; Matteo Bergamini, Lea Vergine, Scrivere leggendo L’arte, Exibart, 20 ottobre 2020.

[2] Lia Cigarini, Niente è più come prima. In catalogo della mostra «Vetrine di Libertà», a cura di Francesca Pasini e Chitra Cinzia Piloni, Nottetempo, 2019.

[3] L’altra metà dell’avanguardia. Modernismo e questioni di genere in una mostra storica. Lea Vergine intervistata da Massimiliano Gioni. In catalogo «La Grande Madre», a cura di Massimiliano Gioni e Roberta Tenconi, 2015, SKIRA, pagine 267-270.

[4] Le citazioni derivano dalla cartolina di invito alla presentazione della Cartella delle Artiste, riportata nel catalogo della mostra «Vetrine di Libertà», a cura di Francesca Pasini e Chitra Cinzia Piloni, Nottetempo, 2019

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