13 Giugno 2015

Vale la pena? per Fulvia Bandoli sì

di Fulvia Bandoli

Principalmente per colpa di un uomo, il presidente uscente della Regione Liguria che ha voluto a tutti i costi una candidatura che fosse in continuità con lui e la sua Giunta per continuare ad esercitare il suo potere dietro le quinte, e forse anche per colpa di un altro uomo, Cofferati, che prima ha accettato di partecipare alle primarie sapendo che trucchetti di ogni genere nel suo partito ne avevano già fatti tanti e lui non aveva mai detto nulla, e quando le ha perse se ne è molto meravigliato e offeso fino al punto da andarsene via… e magari anche per colpa di un terzo uomo, Pastorino, un bravo sindaco giovane che è uscito dal Pd dopo quelle opache e scandalose primarie e si è candidato con varie forze di sinistra e ha preso il 10% dei voti… per colpa forse di questi tre maschi una donna, Raffaella Paita, soffre e sta male e non è riuscita a vincere e alla fine la Liguria è andata alle destre. Leggo e rileggo quel che ho scritto finora, sollecitata dalle cose scritte da Luisa Muraro, ma non mi convince né la sua lettura che incolpa un uomo, né la mia che prova ad incolparne tre.

I cittadini della Liguria hanno patito quasi dieci alluvioni in dieci anni. una più devastante dell’altra, hanno visto ricoprire il loro territorio di cemento a un ritmo forsennato, hanno perso attività commerciali, case, turismo, e con esso lavoro. Sono convinta che alla base di una astensione che tocca il 50% degli e delle aventi diritto di voto c’è questo disastro idrogeologico. E sono stati elettori ed elettrici di sinistra che avevano votato Pd anche un anno fa alle europee a non votarlo più per l’opinione negativa che avevano e hanno sull’operato della Giunta Regionale uscente della quale Paita era stata ed era assessora all’ambiente.

Questa lettura mi convince decisamente di più e mi pare assai più vicina alla vita quotidiana dei liguri.

Dopodiché io capisco e riconosco la fatica e il dolore di Raffaella Paita, ma vedo anche che avviene sempre così quando invece che mettersi in relazione e nelle mani di una o più donne, affidi il tuo destino politico solo e prevalentemente ad uno o più uomini.


(www.libreriadelledonne.it, 13/6/2015)

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