2 Febbraio 2015

Viva il pubblico dominio

di Clara Jourdan

 

A Parigi dal 16 al 31 gennaio 2015 si è svolto il primo Festival du domaine public, promosso da Romaine Lubrique, un sito creato nel 2013 da due insegnanti, Alexis Kauffmann e Véronique Boukall, per segnalare le artiste e gli artisti le cui opere entrano nel “pubblico dominio”, cioè possono essere pubblicate e diffuse da chiunque in quanto libere da diritti. Il 1° gennaio di ogni anno il sito compila l’elenco di tali artisti/e. L’ingresso nel pubblico dominio «è un avvenimento maggiore e decisivo» rispetto alle tradizionali occasioni di celebrazione come i centenari della nascita e della morte – sostengono Alexis e Véronique – e andrebbe pubblicizzato da istituzioni come università, accademie, musei, ministeri: la caduta degli ostacoli alla conoscenza e valorizzazione delle opere è infatti un evento culturale più che giuridico, che interessa il grande pubblico (notizia tratta dal quotidiano Libération, 17-18 gennaio 2015).

Bella idea, da rilanciare per l’Italia. Insegnanti, assessore alla cultura, giornalisti, bibliotecarie… fatevi avanti! Ricordiamo che anche in Italia i diritti di utilizzazione economica dell’opera durano fino al termine del settantesimo anno solare dalla morte dell’autore o dell’autrice. Dopo di che tutte le opere entrano nel pubblico dominio, cioè per il godimento libero di persone di ogni livello di cultura, e sono tante quelle avide di sapere.

(www.libreriadelledonne.it, 2 febbraio 2015)

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