14 Giugno 2013
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Berlinde De Bruyckere – Padiglione del Belgio

di Redazione

Cripplewood-Padiglione-del-Belgio-Biennale-dArte-di-Venezia-2013.-Photo-®-Mirjam-Devriendt.png

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VENEZIA | 55. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia | 1 giugno – 24 novembre 2013

Berlinde De Bruyckere, artista di fama internazionale di base a Gand, è stata chiamata a rappresentare il Belgio nel Padiglione Nazionale alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte | La Biennale di Venezia. Lo  S.M.A.K., il Museo D’Arte Contemporanea della città di Gand, è l’organizzatore del Padiglione alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte | La Biennale di Venezia, che apre al pubblico il 1 giugno 2013, per il quale la De Bruyckere ha concepito una nuova installazione site-specific, che partendo dagli elementi chiave della sua opera ne amplifica la potenza grazie alle interconnessioni con il contesto storico di Venezia. L’artista ha inoltre invitato l’acclamato scrittore J.M. Coetzee, vincitore nel 2003 del Premio Nobel per la Letteratura, ad essere suo curatore e collaboratore. La stima tra i due personaggi, che li ha portati a seguire vicendevolmente i reciproci progetti, dura da diversi anni. La De Bruyckere ha più volte dichiarato che vede in Coetzee uno “spirito affine”, che svela nello scrivere quello stesso desiderio “divoratore” che ella avverte creando le sue sculture.

Coetzee, riferendosi all’artista, ha aggiunto “Ho sempre ammirato l’opera di Berlinde De Bruyckere e, soprattutto, ne sono stato colpito in un modo spesso a me oscuro, ma non avrei voluto fosse altrimenti. Le sue sculture esplorano la vita e la morte – morte nella vita, vita nella morte, vita prima della vita, morte prima della morte – nel modo più intimo e disturbante. Illuminano, ma la luce è tanto buia quanto profonda”.

Coetzee non avrà un classico ruolo da curatore ma opererà come fonte di ispirazione e partner della De Bruyckere. Questa collaborazione è la naturale prosecuzione di un progetto congiunto dei due, del 2012,  in cui è stato pubblicato il libro Allen Vlees (All Flesh), che univa le opere dell’artista con le parole dello scrittore. In particolar modo, le frasi più significative, estratte dai libri di Coetzee, sono state inserite dalla De Bruyckere accanto ai particolari delle proprie sculture, per suggerire – con la contrapposizione parola/immagine – due mondi paralleli che si arricchiscono ma non si descrivono mai a vicenda.

In aggiunta alla collaborazione con J.M. Coetzee, Berlinde De Bruyckere ha invitato Philippe Van Cauteren, direttore dello S.M.A.K. dal 2006, ad assumere il ruolo di co-curatore del Padiglion del Belgio. Sono da ricordare le mostre monografiche realizzate da questa istituzione sotto la sua direzione (Lois Weinberger, Kendell Geers, Paul McCarthy, Mark Manders, Dara Birnbaum, Jorge Macchi, Nedko Solakov, Joachim Koester) e i progetti artistici in spazi pubblici come TRACK. Philippe Van Cauteren sta inoltre preparando una retrospettiva su Berlinde De Bruyckere per il 2014, che avrà come sedi lo S.M.A.K.e il Gemeentemuseum in The Hague (Netherlands).

Berlinde De Bruyckere. Kreupelhout – Cripplewood
Padiglione del Belgio
55. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia
Giardini della Biennale, Venez

Berlinde De Bruyckere (Gand, 1964) realizza le sue sculture seguendo un personale linguaggio visivo molto fisico ed espressivo. Scava in profondità nelle onnipresenti esigenze e paure dell’uomo. Elementi come la vulnerabilità, la mortalità e la solitudine attraversano la sua opera. L’artista prende ispirazione dalla letteratura e dalla storia del cinema, ma la sua opera scultorea mostra anche una grande affinità con quella di maestri del calibro di Lucas Cranach e Antonello da Messina. Come scrive Ovidio nelle sue Metamorfosi, “La mia mente mi porta a parlare di figure che si tramutano in nuovi corpi”.  Nel suo lavoro, la mutilazione e la violenza possono assumere forme estreme, ma sono sempre connesse alla possibilità di trasfigurazione e di crescita.
Berlinde De Bruyckere ha esposto nei maggiorni Musei ed Istituzioni in Belgio e all’estero. Tra le esposizioni più recenti, ricordiamo: Philippe Vandenberg & Berlinde De Bruyckere. Innocence is precisely: never to avoid the worst, De Pont Museum of Contemporary Art, Tilburg (Netherlands), 2012; The Wound, Arter, Istanbul (Turkey), 2012; We are all Flesh, Australian Centre for Contemporary Art, Melbourne (Australia), 2012; Mysterium Leib. Berlinde De Bruyckere im Dialog mit Cranach und Pasolini, che ha avuto come prima tappa il Kunstmuseum Moritzburg, Halle (Germania) successivamente trasferita al Kunstmuseum Bern, Switzerland, 2011; e la personale a (DHC / ART Foundation for Contemporary Art, Montreal, Canada, 2011.  E’ attualmente in corso, fino al 12 maggio 2013, la personale In the Flesh alla Kunsthaus Graz e alla St Dominikus Chapel a Graz (Austria).

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