Libreria delle donne di Milano, via Pietro Calvi 29
Mercoledì 30 novembre 2016, ore 18,30.
Quarta Vetrina / nuova stagione, a cura di Francesca Pasini.
Dal 30 novembre al 7 gennaio 2017 Barricata di Chiara Camoni
Accompagna l’installazione, un’opera dell’artista in 10 esemplari.
(Dopo l’inaugurazione, la cena della Cucina di Estia, la conferma è gradita).
Chiara Camoni occupa la vetrina con una Barricata di vasi di terracotta creati da lei. Contengono fiori freschi recisi, si schierano allineati lungo tutta la vetrina, ad altezza occhi, su una base di legno.
A chi è dedicata questa barricata? Alla Libreria delle donne di Milano, al suo tenere la posizione. Parla di fragilità (i vasi), di vita (i fiori), di cura (i fiori saranno sostituiti man mano che appassiranno).
E’ dedicata anche al rapporto con la madre. Una delle sue prime opere riguardava l’affinità elettiva con la nonna: perché non fosse solo una spettatrice Chiara le aveva chiesto di disegnare, e quei disegni hanno partecipato a molte mostre. Ora Chiara ha due figli e ha scelto di affrontare il legame complesso con la propria madre, andando a contatto con le madri simboliche che ha conosciuto leggendo il pensiero politico e filosofico delle donne.
La barricata di vasi è un approccio a questo tema e non una descrizione didascalica. Non è solo capacità di accogliere, bisogna fare i conti col negativo, poterlo maneggiare come materia del conflitto per rifondare il rapporto partendo da zero, in modo circolare come si fa quando si modella un vaso.
La barricata parla di eredità da difendere, ma è uno sguardo propositivo e non oppositivo, va dal dentro al fuori e viceversa. Per Chiara Camoni è una leva per declinare l’idea del femminismo, non solo tra maschile e femminile, ma in riferimento ad altre donne, altre artiste, per procedere non solo su lasciti maschili.