di Luca Celada
La prima presa di posizione progressista per la pace è finita catastroficamente. Difficile definire altrimenti l’appello per una conclusione negoziata al conflitto ucraino prima sottoscritto la scorsa settimana da trenta parlamentari del progressive caucus (tra cui Alexandria Ocasio Cortez, Rashida Tlaib e Ilhan Omar), ma successivamente “ritirato” dopo 24 ore e una pioggia di critiche piovute da ogni parte, ma specialmente “da sinistra.” >
Archivio dell'autore: Massimo Lizzi
Quella differenza che ripensa il mondo. «La politica del desiderio e altri scritti» di Lia Cigarini
di Luciana Castellina
Io non sono una pioniera del femminismo. Innanzitutto per ragioni generazionali, visto che appartengo a quella maturata nel dopoguerra, quando la promessa dell’emancipazione, e dunque della conquista di diritti uguali a quelli degli uomini, ci parve di già una bella prospettiva: non avevamo capito che quelli che servono a noi non sono gli stessi. Sono stata però una precoce recluta del nuovo femminismo che comparve sulla scena italiana intorno al ’68 – non figlia del movimento, ferocemente maschilista – e però accanto, perché ci aveva insegnato la ribellione.
Ebbi fortuna, perché a coinvolgermi fu il «femminismo della differenza», di cui tutt’ora rimango una fedele discepola. A convincermi fu Lia Cigarini, e fu più facile perché, sebbene parecchio più giovane di me, avevamo una provenienza analoga, la Fgci, di cui lei fu anzi la prima segretaria donna di una grande provincia, Milano (la nostra antica comunanza ha fatto sì, non a caso, che il primo scritto femminista della rivista «il Manifesto», del 1969, fosse firmato da Lia). >
Ecco il governo legge e ordine che chiude un occhio sui vaccini
di Flavia Perina
La scelta del rave di Modena come casus belli per l’introduzione di una nuova fattispecie di reato, epicentro del “pacchetto legge e ordine” con cui Giorgia Meloni ha deciso di debuttare da premier, è forse la più significativa, quella che spiega meglio la direzione imboccata dal nuovo governo. >
Quando non c’è spazio in me per me
di Laura Caffagnini
Report dell’evento NO ROOM INSIDE ME FOR ME del 25 ottobre 2022 presso l’Osservatorio Interreligioso sulle Violenze contro le Donne (OIVD) >
“Violenze e umiliazioni per non farci mangiare”, la denuncia della farfalla Nina Corradini scuote la ginnastica ritmica
La farmacia era l’unico posto che per due anni ha frequentato, oltre la palestra e la stanza 204 dell’hotel di Cesano Maderno, in provincia di Milano >
La rivolta delle donne trasformerà l’Iran
di Chiara Cruciati
Giovedì Amineh Kakabaveh si è presentata nella facoltà di Scienze politiche della Sapienza a Roma, appena occupata dagli studenti dopo il pestaggio della celere di martedì: «Non restate mai in silenzio», ha detto. >
Il personale è sempre politico: incontro con Rebecca Solnit
di Matilde Quarti
Quando incontro Rebecca Solnit è una giornata di sole e di vento, come quasi sempre a San Francisco. >
Miscela Meloni
di Ida Dominijanni
Tre appunti sulla Meloneide appena conclusasi con il voto di fiducia della Camera e del Senato al nuovo Governo. Sull’effetto “prima donna”, sulla questione fascismo-antifascismo, sul programma. >
