di Marirì Martinengo | Il Convegno ha messo in moto energie: i racconti di storia vivente, presentati da alcune di noi appartenenti alla Comunità, organizzatrice della giornata di studio, hanno suscitato attenzione, accompagnata da vivissimo interesse. >
Approfondimenti
Quello che i manuali non dicono è che a fare la storia sono anche le donne
di Simonetta Fiori | Ridotte a didascalia o trattate come fossero uomini. Perché i testi scolastici ignorano il ruolo femminile collettivo: i risultati di un’indagine della Sis >
I semi di un metodo vivente
di María-Milagros Rivera Garretas
La storia vivente è nata nel 2005, nel contesto della Libreria delle donne di Milano, in un gruppo di politica delle donne che allora si chiamava Comunità di pratica e riflessione pedagogica e di ricerca storica >
La centralità del legame materno nel nostro essere al mondo
di Marisa Milesi | Di recente ho letto la storia di Lina Scalzo raccolta da Franca Fortunato. La storia, raccontata attraverso un racconto-intervista, ripercorre una vita in cui crescita personale e consapevolezza critica riferite a sé e alla propria esperienza lavorativa vanno di pari passo. >
Tre giorni a Riace con le Città Vicine – diario di viaggio
di Giusi Milazzo
Salendo dal mare Riace ci accoglie con un cartello che la definisce “Città dell’accoglienza”. >
Da «L’amore che non scordo – Storie di comuni maestre» a «Scuola. Sembra ieri, è già domani»
di Barbara Riccardi | Vita Cosentino una di noi possibili. È ormai un rito auspicare a tutti noi un tempo per ritemprarci dedicandoci letture, film, riflessioni per poi riprendere il nostro ruolo nella scuola il prossimo anno scolastico più energici che mai. >
Per un’autoriforma della scuola, partiamo dai prof
di Cristina Lacava | Meno tecnicismi, più passione. Meno azienda, più racconto di sé. Meno burocrazia, più relazioni. Altro che Buona Scuola! Secondo Vita Cosentino, autrice di Scuola. Sembra ieri, è già domani. L’autoriforma come trasformazione della vita pubblica (Moretti & Vitali editore), la scuola è davvero buona solo se gli insegnanti tornano ad avere fiducia in se stessi, nelle proprie capacità, nell’entusiasmo. Se puntano su se stessi, e non su riforme calate dall’alto (le peggiori: Moratti e Gelmini) e scritte da chi, del lavoro nella scuola, sa poco o nulla. Un messaggio che non vale solo per i docenti ma per tutti. >
Refugees revive fading Italian villages
di Thomas Bruckner | Domenico Lucano, mayor of Riace, sees the flow of refugees in Italy as an opportunity >