di Bruna Bianchi
Finestre, balconi, abiti e zaini, vie principali delle città, stazioni della metropolitana, teatri, palazzi governativi, monumenti sono i luoghi nei quali continuano improvvisamente ad apparire cartelli e striscioni spesso con messaggi in codice, si svolgono azioni di protesta, vengono strappate o danneggiate le lettere Z, appaiono richiami a libri come 1984, ormai introvabile nelle librerie, di George Orwell >
Approfondimenti
Paesaggi Educativi, Nuova Serie AUTORIFORMA
di Vita Cosentino e Antonietta Lelario
Nel panorama delle riviste che si occupano di scuola, è uscito il primo numero on line di Paesaggi Educativi, Nuova Serie, rivista del dialogo fra insegnanti, genitori, alunne ed alunni. >
Protagonismo e presenza delle donne immigrate al quartiere San Siro di Milano
di Anna Antonelli e Bianca Bottero
Il quartiere San Siro di Milano è un quartiere di edilizia popolare costruito negli anni ’30 in zona allora periferica per la manodopera necessaria alle numerose fabbriche che qui andavano insediandosi. >
Zanotelli: «Non cerchiamo crimini e criminali. Criminale è la guerra»
di Umberto De Giovannangeli
Ha dedicato la sua vita alla difesa dei più indifesi. Nell’amata Africa come nella Napoli diventata oggi la sua città. >
Non uno di meno
di Peter Freeman
Per quattro giorni le donne di Rimini sono state esposte alla cultura dello stupro. Senza difesa e senza altro riparo che starsene chiuse in casa. >
Deputate in esilio
di Katrin Kuntz
L’estate scorsa, mentre i taliban avanzavano verso Kabul, una giovane politica afgana ha organizzato una protesta davanti al ministero della difesa. >
Processo Sankara, sollievo in aula. «Una pagina della storia del Burkina è stata voltata»
di Stefano Mauro
Per l’omicidio di Thomas Sankara, conosciuto come “il Che Guevara africano”, ucciso insieme ad altri 12 persone durante il colpo di stato del 15 ottobre 1987, le tre sentenze di ergastolo pronunciate ieri dalla corte di Ouagadougou sono andate oltre quanto richiesto dalla procura militare >
Ricordi dei tempi di guerra 1940-1945
di Adriana Sbrogiò
– Ricordo quando di giorno e di notte suonava l’allarme e dopo un po’ di tempo si sentiva il rombo degli aerei che arrivavano carichi di bombe (hhuu hhuu hhuu hhuu); un rumore sordo, lento, inesorabile con il suo carico di distruzione e di morte. >