di Franca Fortunato
La tempesta giudiziaria e politica, che come uno tsunami si è abbattuta su Riace e il suo sindaco, Domenico Lucano, ha distrutto quel modello di accoglienza e di convivenza tra cittadine/i e immigrate/i divenuto famoso in tutto il mondo. >
Approfondimenti
La pace nel mondo non può fare a meno delle scuse alle donne da parte delle gerarchie ecclesiastiche
Paola Cavallari, Carla Galetto, Doranna Lupi, Paola Morini
La lettera che segue avrebbe dovuto essere spedita alla stampa per l’8 marzo di quest’anno. Non lo abbiamo potuto fare per le ragioni a tutte/i note. Le sottoscrizioni in calce alla lettera, che servivano come presentazione per il lancio della raccolta firme, squadernano una molteplicità di posizioni. >
Meditazione del venerdì
Lucetta Scaraffia affronta il problema della crisi che attanaglia la chiesa cattolica in seguito allo scandalo della pedofilia >
Didattica al serale
di Giorgia Antonelli
«Un giorno non avrai le ragazze, un giorno i ragazzi, e un altro giorno ancora quello che aveva fatto così bene la verifica di matematica è andato e non tornerà più.» (Valeria Parrella, Almarina) >
Verso il Forum Mondiale delle Economie trasformative
di Simonetta Patanè
Il 9 novembre 2019 ho partecipato, presso lo Scup (Sportculturapopolare) di Roma, al primo incontro nazionale di preparazione verso il Forum mondiale delle Economie Trasformative che si terrà dal 25 al 28 giugno 2020 a Barcellona. >
Come esportare la democrazia liberale – Cambiamenti di regime chiavi in mano
di Ana Otašević, giornalista e regista, Belgrado
Dalla fine della guerra fredda, governi saldamente consolidati si trovano ad affrontare un nuovo metodo di destabilizzazione: una resistenza fondata sulla nonviolenza attiva. Da Belgrado al Cairo, da Caracas a Kiev, e ancora ultimamente in Bolivia, il percorso seguito da un piccolo gruppo di studenti serbi ci ricorda il ruolo che può svolgere un’avanguardia determinata. Ma in nome di quali idee e con quali appoggi? >
Una nuova pratica della Storia
La recensione di Caterina Diotto >
L’imam Hosny dice sì al presepe nelle scuole: «È un simbolo di pace»
Dialogo interreligioso aperto a Pordenone sul presepe cristiano: l’imam Mohamed Hosny lo dice chiaro che «è un simbolo di pace universale». La guida spirituale di duemila islamici nella moschea in Comina ha azzerato dubbi e polemiche sul punto. >