Antonella Fimiani
In Donne senza uomini, primo lungometraggio della visual artist iraniana Shrin Neshat, la potenza simbolica dell’immagine si impone fin dall’inizio come protagonista assoluta. A catturare l’attenzione non è infatti la sceneggiatura del film ma la poesia delle metafore visive che si susseguono sullo schermo.