“Da più parti e dai dati Istat risulta che l’occupazione femminile, qualificata e non, è aumentata (+ 2% a Milano). Anche l’aumento dell’occupazione dettata dalla crisi, che è documentata nel testo, è importante. Siamo convinte che questa avanzata dell’occupazione femminile, qualificata o meno, sia in ogni caso un punto di forza su cui far leva per intensificare la riflessione e provocare cambiamenti culturali e politici.” Commento redazionale
Immagina che il lavoro
Agorà maggio: facciamo il bilancio
Report dell’Agorà del 27 maggio 2013: Facciamo il bilancio
La sfida femminista nel cuore della politica: Lunedì 27 maggio
Fare rete: che cosa chiediamo a questa dimensione orizzontale? Informazione? Scambio di esperienze? Sostegno e solidarietà? Forza contrattuale? Aiuto per cambiare le condizioni di lavoro? Soluzioni pratiche nell’incastro vita/lavoro? Una nuova esperienza politico-collettiva?
Un altro modo di governare le aziende è possibile
Esperienze di un modo diverso di governare le aziende. Una proposta di Donnesenzaguscio.
Germania, una donna su quattro alla guida di piccole o medie imprese
di Alessandro AlvianiVenticinque per cento contro zero: è impietoso il confronto tra la percentuale di piccole e medie imprese, da una parte, e di grosse aziende quotate in borsa, dall’altra, che sono guidate da una donna in Germania. Un quarto … >
Dove sono il piacere, il rischio, l’invenzione?
Alessandra Guermandi, Bologna
Avverto un certo disagio rispetto ad alcune prospettive avanzate negli ultimi tempi in Via Dogana, in cui pare che, rispetto ai luoghi di lavoro, accettarne responsabilmente la realtà significhi apportarvi contributi positivi di buon senso e alacre zelo tralasciando lo sforzo di rilevarne, se ce ne fossero, gli eventuali guadagni.
La Città che vogliamo
Una serata per ragionare sulle cose che capitano e in particolare su La Città che vogliamo >
La speranza è cooperativa. Donne (e export) nel futuro delle medie imprese
Chiara Ricci
Moltissime ombre e poche luci dal rapporto Censis per quanto riguarda il sistema produttivo italiano. Di fronte alla crisi gli unici segni positivi arrivano dal mondo delle cooperative, dalla media impresa con una spiccata vocazione all’export, e dal settore delle Ict, in particolare delle applicazioni Internet, dove pure gli avviamenti (“start-up”) lo scorso anno sono stati soltanto 800.