di Giuliana Ferraino
«All’inizio del XXI secolo, tutte le montagne erano già state scalate, gli oceani scoperti, non rimanevano molte cose da trasformare in commodity, come aveva fatto il capitalismo industriale nella sua evoluzione. >
Letture
Non basta la Memoria
di Gad Lerner
L’impegno per ricordare la Shoah non ha fermato la nuova xenofobia. I testimoni hanno fallito? È la domanda del saggio di Valentina Pisanty I guardiani della Memoria >
Bentornata Charlotte Salomon
di Franca Fortunato
Ho incontrato Charlotte Salomon diversi anni fa, grazie al libro Charlotte Salomon – I colori della vita, della mia amica e critica d’arte Katia Ricci (ed. Palomar 2006). >
Un’appassionata politica del desiderio
di Stefania Tarantino
A proposito de «La carta coperta. L’inconscio nelle pratiche femministe». Un libro a cura di Chiara Zamboni con saggi di Ida Dominijanni, Lia Cigarini, Manuela Fraire e altre. >
Il libro della Stefi di Grazia Nidasio
È in tutte le librerie la raccolta delle storie più belle della Stefi, mitica bambina disegnata da Grazia Nidasio su Corriere dei Piccoli, Corriere dei Ragazzi, Corriere della Sera a partire dal 1972. >
A Napoli, percorrendo la parabola irriverente e generativa del mito di Medea
di Stefania Tarantino
La vertigine del corpo turba da sempre la normalità e mostra la realtà per quella che è. Lina Mangiacapre ha conosciuto quella vertigine. >
La conta dei salvati
di Anna Bravo
«Ho scelto di seguire la genealogia del sangue risparmiato», scrive la storica Anna Bravo in un libro che parte da un’idea straordinaria: parlare non di morti ma di vite salvate. Il libro s’intitola La conta dei salvati. Dalla Grande Guerra al Tibet: storie di sangue risparmiato (Laterza, 2013) >
La fabbrica delle protagoniste: parlano le metalmeccaniche
di Giordana Masotto
Questo testo è nato in occasione della presentazione alla Libreria delle donne di Milano del libro di Loriana LucciariniDoppio carico – Storie di operaie (Villaggio Maori Edizioni, 2019) in cui l’autrice, una metalmeccanica che scrive storie, ci fa entrare nelle vite, nel lavoro, nei conflitti e nelle contrattazioni di tante protagoniste di quella che è/era la più maschile delle fabbriche. >