di Vincenzo Vita
Quanto mai opportuna un’iniziativa tesa a mettere in discussione il maschilismo imperante nella semantica e nei comportamenti. >
Dalla stampa
Ius soli fine ingloriosa del senato
di Marco Tarquinio
Non hanno nemmeno fatto lo sforzo di schierarsi e votare a viso aperto per dire “sì” o “no” allo ius culturae e allo ius soli temperato
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La parola delle donne
di Camilla Iori
“La parola delle donne” è un gran bel titolo (Internazionale 1233). Ma lo svolgimento del tema mi ha lasciato senza parole >
Perché Arcilesbica è contraria alla maternità surrogata
di Cristina Gramolini
Dopo un anno di dibattito interno, l’8° Congresso Nazionale di ArciLesbica con una sicura maggioranza ha individuato il piano di attività per il prossimo futuro: promozione di una discussione a tutto campo su adozioni per single e coppie dello stesso sesso, lotta contro la lesbofobia, l’omofobia e la transfobia e rifiuto del modello di società neoliberale, con una opposizione netta alla maternità surrogata (Gpa) perché riduce a cosa sia chi nasce sia la madre che mette al mondo. >
Femminismo: parola del 2017 per Merrian-Webster
di Michaela K. Bellisario
Negli ultimi dodici mesi le ricerche su questa parola sono aumentate del 70 per cento. Il picco dopo la “marcia delle donne” a Washington, organizzata a gennaio dopo l’insediamento di Donald Trump. E sulla scia di #MeToo e del caso Weinstein. >
VIII Congresso di Arcilesbica dice NO!
L’ottavo congresso nazionale di Arcilesbica, che si è concluso a Bologna con l’elezione della nuova presidente Cristina Gramolini, ha ribadito il suo No al cosiddetto “utero in affitto”. >
Tutto comincia da dentro
di Luisa Muraro
Da questa collezione d’immagini affiora un significato di tipo allegorico, che non vuol dire nascosto, vuol dire che non si esaurisce nell’immediato e va oltre, in una profondità cui non si arriva con gli occhi. >
Time: le “Silence Breakers” scelte come “persona dell’anno” 2017
di Giuseppe Sarcina
La sera del 15 ottobre l’attrice Alyssa Milano è al telefono con un’amica. Commentano il racconto di Ashley Judd, pubblicato qualche giorno prima dal New York Times. Nel 1997 il produttore Harvey Weinstein, il boss di Hollywood, l’aveva molestata, assalita, buttata sul letto. >
