di Silvia Motta
È possibile oggi, ancora, riproporre e praticare l’autocoscienza >
Punto di vista
Israele e Palestina: chi sono le donne che chiedono la pace
di Chiara Manetti
Pochi giorni prima degli attacchi di Hamas contro Israele e dei bombardamenti israeliani su Gaza, centinaia di donne vestite di bianco, impugnando ombrelli nivei, si sono riunite attorno al Museo della Tolleranza di Gerusalemme. >
Le donne pagheranno il prezzo più alto delle violenze a Gaza
di Jennifer Guerra
La situazione a Gaza si aggrava ogni minuto di più, a maggior ragione dopo l’esplosione all’ospedale Al Ahli Arabi che avrebbe causato almeno 500 morti. >
Judith Butler: «Solo una democrazia radicale può porre fine alla violenza in Medio Oriente»
di Giansandro Merli
«Non si può dubitare del mio dolore. Ma se dovessi rimanere nella mia indignazione di ebrea senza vedere la devastazione che Gaza ha subito fallirei nella comprensione di un quadro più completo». >
Israele-Hamas. Rula Jebreal: «Non dobbiamo abdicare alla ragione e alla nostra umanità»
di Nello Scavo
Giornalista, scrittrice, docente universitaria negli Usa, palestinese con cittadinanza italiana e israeliana, marito ebreo e parenti cristiani. «Per me un futuro di pace non è qualcosa di utopico». >
Ritrovare sé stessa nelle parole delle altre: un podcast contro la violenza maschile
di Angelica Pirro e Silvia Protino
Testimonianza di due giovani donne >
“Vergogna, è da anni che siamo stati abbandonati”
di Sarah Parenzo
La sorpresa della guerra. Il video di Shamur ’Imadi, sopravvissuta del kibbutz di Be’eri. «Chiedo una pace giusta, che i beduini del Negev ricevano aiuto come la mia comunità» >
Lutto
di Stefano Sarfati
Mai come oggi ho sentito il bisogno di trovare le parole giuste. Sul conflitto israelo-palestinese in passato ho scritto argomentando le verità storiche, evidenziando le contraddizioni di chi difende Israele senza se e senza ma, o di chi non vede che non è uno scontro di culture ma banale e cinica politica di forza delle potenze in campo. Ho ripetuto come un disco rotto le stesse cose per anni finché, dopo l’operazione Piombo Fuso di dicembre 2008 (in cui a Gaza morirono non meno di 1200 persone), sono diventato afono sull’argomento. >