1 Febbraio 2023

La questione maschile

di Laura Colombo
Lezione tenuta al Grande seminario di Diotima “Corpi esposti”, in dialogo con Marco Deriu, Verona 21 ottobre 2022 >

31 Gennaio 2023
Solidarietà internazionale

Prostituzione: una violenza firmata patriarcato

di Laura Caffagnini
«Lui sa quanto stai male, ma non si vuole fermare perché tu non sei un essere umano per lui. Tu sai che la tua umanità è sminuita ma fingi di non saperlo perché saperlo sarebbe un’agonia. Devi divorziare da te stessa, dai tuoi pensieri, sensazioni, opinioni, volontà e desideri. Non c’è spazio per te stessa in te stessa». Rachel Moran, dal docufilm di Nuccia Gatti “No room inside me for me”. >

28 Gennaio 2023
Valigia Blu

“Perché i russi non protestano?”

di Giovanni Savino
Perché i russi non protestano? Spesso questa domanda riecheggia sui social e sui media, e diventa oggetto di riflessioni che talvolta sfociano nella condanna collettiva. >

27 Gennaio 2023

Donna vita libertà

di Rosa Serra
Poco tempo fa, in un reportage sulle violenze in Iran si è vista una anziana donna iraniana togliersi il velo e mostrare, come fosse una sua intimità, la sua testa bianca alla telecamera in segno di rifiuto di obbedienza a leggi maschili ingiuste e di adesione alla lotta e al sacrificio di donne, di uomini e bambini del suo paese. >

26 Gennaio 2023
Domani

Come salvare la memoria della Shoah

di Roberta De Monticelli
Che rapporto c’è fra memoria e rimozione? Questa è senza dubbio una delle questioni più profonde di tutta la ricerca sulle cose umane, interdisciplinarmente parlando: una questione filosofica, psicologica, neurobiologica, sociologica, storica, e riguarda nei suoi risvolti anche le discipline normative: etica, diritto, teoria politica. >

24 Gennaio 2023
il manifesto

Tutti i medici sono obiettori, aborto impossibile a Cosenza

di Claudio Dionesalvi e Silvio Messinetti
«Purtroppo l’aborto è una libertà delle donne» sentenziava la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, qualche giorno fa in diretta televisiva. Tuttavia gli antiabortisti non albergano solo nelle stanze dei ministeri. Ancor più grave è che stazionino nelle corsie d’ospedale. >