Johhn Irwing
La strana guerra della Monsanto, gigante della biochimica, contro un agricoltore della provincia canadese. >
Archivio dell'autore: libreria
«Mangeremo così» Ecco l’Onu del cibo – da Il Manifesto
Marina Forti
Al via a Torino «Terra madre», l’incontro organizzato da Slow Food. 5 mila produttori di 1.202 «comunità» a confronto su biodiversità, diritto alla terra e alle sementi, lotta agli ogm. >
Quegli uomini che la pensano come Buttiglione
Natalia Aspesi
«Imputo lo sfascio della società alle donne preoccupate del lavoro e dello stipendio ma che non si preoccupano se i figli cresceranno con il vuoto affettivo di una madre assente». «La vera donna in carriera è quella che si occupa di casa, marito e figli, coltivando nel tempo libero interessi culturali e attività sportive». >
Elementare
Renata Puleo
In Sicilia, quando insegnavo alle elementari, spesso mi capitava di sentirmi definire maestra di «scola vascia», di scuola «bassa». L’espressione conteneva più di una sfumatura spregiativa, resa ancora più evidente dal fatto che gli insegnanti maschi erano chiamati «professori», come i colleghi delle superiori. >
Conoscenza, bene comune
Bruno Amoroso
La «società della conoscenza», lo slogan di cui sono pieni i manuali della globalizzazione e i documenti dell’Unione europea, è per noi un indirizzo sbagliato, lo scherzo di un amico o la stupidità di un nemico. >
Uomini e donne, ora che tutto è cambiato
iziana Morino
risposta di Luigi Cancrini
Caro prof. Cancrini,
negli ultimi anni, mi sono occupata molto di formazione diretta alle donne, con particolare riferimento alla differenza di genere, allo sviluppo dell’identità ed al sostegno all’autovalorizzazione. >
Lettera
Gioconda Pietra e Vita Cosentino
Cara école,
Come è già capitato a Milano al seminario “Pratiche sensate di resistenza”, le posizioni espresse da Raffaele Mantegazza nella sua rubrica “R/Esistere tra i banchi” ci suscitano molte perplessità e un esplicito disaccordo quando afferma: “La scuola è dunque il vero e proprio braccio armato della politica e della società, e la coscienza di ciò è il primo presupposto per considerarla come possibile ambito di resistenza.” >
Manifesto maschile
Noi firmatari, uomini, diciamo SI alla Legge contro la Violenza di Genere.
Perché non possiamo essere complici rispetto alla realtà di una violenza che, anno dopo anno, uccide decine di donne e obbliga molte altre ad abbandonare il proprio lavoro, la propria casa e la propria città per cercare di sfuggire al loro aggressore; una violenza che provoca ogni anno il suicidio di centinaia di donne e ne maltratta fisicamente e psicologicamente centinaia di migliaia. >